«La Dellera sexy come una squillo»

(ìli Scelta dal settimanale tedesco per illustrare un servizio sulla prostituzione «La Dellera, sexy come una squillo» L'attrice finisce sulla prima pagina di «Stem» IL CASO PROVOCAZIONE m COPERTINA F BONN RANCESCA Dellera finisce in copertina del settimanale tedesco «Stem», una delle riviste più note e vendute in Germania. Ma l'attrice italiana non ha l'onore delle cronache per i suoi film: è stata eletta a «simbolo» delle prostitute. «Stem» dedica la storia di copertina alle vicende di miseria, povertà e speranze delle 400 mila donne che lavorano in Germania come squillo. «Prostituzione. Desiderio puro», intitola il settimanale a caratteri rosso sangue. E in bianco e nero una fotografia di Francesca Dellera (tratta dal film «La Romana»). E' seduta sul bordo di un letto, i capelli mossi sciolti sulle spalle, vestita solo con un body di pizzo nero, mentre le gambe sono infilate in un paio di calze autoreggenti. Di fronte a lei un uomo di schiena, a torso nudo e con i jeans sbottonati. Perchè Francesca Dellera? Deve essere stata la sua espressione a colpire i giornalisti tedeschi. Bellissima come sempre, guarda l'uomo sconosciuto con uno sguardo interrogatorio. Stride il contrasto tra le sue grazie erotiche, la bocca sensuale, e l'aria quasi timorosa e con cui si rivolge a quell'uomo. Il reportage di «Stem» pubblica le cifre del sesso a pagamento in Germania e le storie di ragazze, soprattutto dell'Europa dell'Est, che vengono a migliaia con la speranza di lavorare in un bar o in un ristorante e poi si trovano sdraiate su un letto. Sono polacche, bulgare, cecoslovacche, russe, romene, ma ci sono anche molte asiatiche, soprattutto thailandesi. Nelle statistiche della prostituzione tedesca ci sono differenze notevoli da città a città. La città campione delle luci rosse è Amburgo, dove si contano 8 mila prostitute, una per ogni 200 abitanti, seguita da Berlino con 7 mila, una per ogni 480 abitanti. I più casti sono invece gli abitanti di Dresda, dove l'amore in vendita è un po' più raro: una prostituta su 5200 abitanti. Particolarmente piccante nel servizio di «Stem» è il «Diario di un ruffiano». Janotte, ex buttafuori di un locale di Berlino Est, racconta i passi della sua carriera nel mondo del sesso. La sua, come tante altre, è una storia legata al crollo del Muro. Dopo la fine della Ddr, Janotte perde il lavoro. Cerca di trovare un'alternativa, ma non ci riesce. Allora decide con la moglie Vinny di entrare nel «mestiere». Lei si piazza nella Oranienbuergerstrasse, che nel frattempo è diventata territorio di altri ex buttafuori, amici di Janotte. Lui impara a gestire i clienti. Adesso a 29 anni, ha un giro di ragazze che gli portano ogni sera, ciascuna, tra 700 mila e 1 milione di lire. Le addestra con regole ferree. Prima adescare il cliente con prezzi bassi, poi una volta in macchina incominciare ad aggiungere gli extra. Una volta al lavoro devono «fingere il più possibile». «Le mie hanno l'ordine di evitare quando possibile il sesso vero», spiega Janotte, «altrimenti una ragazza che ha quattro o cinque clienti per sera invecchia troppo in fretta». L'altra regola d'oro è: non accettare clienti stranieri e tipi dall'aria latina: «Sono troppo belli, fanno impazzire le nostre donne e me le portano via». [f. pr.] '■)('{■ ìli Vii \ L'attrice Francesca Dellera sulla copertina di «Stern»

Persone citate: Dellera, Francesca Dellera, Stern, Stride

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Berlino Est, Bonn, Ddr, Dresda, Europa Dell'est, Germania