Bombe serbe sangue a Dubrovnik
I croati pronti all'attacco. Tre morti sotto le cannonate nella città dalmata I croati pronti all'attacco. Tre morti sotto le cannonate nella città dalmata Bombe serbe, sangue a Dubrovnik Fallito a Ginevra il negoziato sulla Krajina ZAGABRIA. Salta il negoziato, immediata la reazione serba con una pioggia di bombe su Dubrovnik. La tensione cresce, profughi e turisti fuggono dalla Dalmazia, l'ex Jugoslavia è di nuovo sull'orlo della guerra totale. I colloqui di Ginevra tra le autorità croate e i ribelli serbi della Krajina sono falliti dopo sette ore. L'ultima possibilità per evitare un conflitto di ampie dimensioni sembra essere definitivamente compromessa. Durante le trattative i serbi hanno continuato a bombardare le città croate. Decine di granate sono cadute su Gospic, Otocac e Karlovac. Poi la notizia che tre persone erano state uccise. Poco prima delle 19, numerosi razzi sono caduti nei dintorni della città dalmata. Subito dopo è scattato l'allarme e la radio ha consigliato alla popolazione di recarsi nei rifugi. Nel pomeriggio, i serbo-bosniaci avevano minacciato di bombardare Dubrovnik se non fosse cessato l'attacco delle forze croate contro Drvar, la città a circa 25 chilometri a Nord-Est di Bosansko Grahovo, conquistata la scorsa settimana dalle truppe croato-bosniache (hvo) e dalle unità croate (hv). L'unico a nutrire ancora speranze, è il mediatore dell'Orni e copresidente della conferenza di pace sull'ex Jugoslavia, Thorvald Stoltenberg. Al termine dei negoziati Stoltenberg si è rivolto ai giornalisti annunciando che ci sono stati progressi e che le due parti si sono avvicinate nelle loro posizioni molto più di quanto sperasse. Stoltenberg arriverà oggi a Zagabria per continuare le trattative con il presidente croato Tudjman. Il mediatore dell'Onu proporrà a Tudjman una lista con sette punti che dovrebbero permettere le riprese dei negoziati. Nella confusa situazione diplomatica, ieri sera a sorpresa l'ambasciatore americano a Zagabria, Peter Galbraith, ha annunciato che il «primo ministro» serbo-croato Milan Babic è pronto ad accettare tutte le condizioni di Zagabria per evitare un conflitto armato. Badurina A PAG. 5
Persone citate: Milan Babic, Peter Galbraith, Stoltenberg, Tudjman
Luoghi citati: Dalmazia, Ginevra, Jugoslavia, Karlovac, Zagabria
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