Ultimatum a Knin «tu resa o l'inferno»

I croati puntano a riprendersi la Krajina: «Chi ci resiste finirà come Srebrenica e Zepa» I croati puntano a riprendersi la Krajina: «Chi ci resiste finirà come Srebrenica e Zepa» Ultimatum a Knin: «tu resa o l'inferno» Oggi a Ginevra Vestremo negoziato coi serbi diMartic ziati dev'essere riaperto l'oleodotto che attraversa le regioni occupate dai serbi. Devono inoltre cominciare i preparativi per la riapertura della ferrovia Zagabria-Knin-Spalato. Ma soprattutto dev'essere raggiunto un accordo nel quadro della Costituzione croata per la reintegrazione dei territori occupati della Krajina. Dopo la vittoria militare nella confinante Bosnia, che ha permesso ai croati di stringere un cerchio intorno alla roccaforte serba di Knin, le autorità di Zagabria hanno lanciato un ultimatum alla città: «Il vostro tempo è ormai agli sgoccioli - dice il messaggio -. Voltate le spalle ai vostri leader che vi stanno portando verso un futuro di sofferenza, un inferno». Il messaggio avverte che in caso di guerra i serbi della Krajina soffriranno le stesse pene che hanno sofferto i musulmani cacciati dalle enclave bosniache di Srebrenica e Zepa conquistate dai serbi di Pale. CITTA' DEL VATICANO. Il Papa, «turbato» per l'intensificarsi delle azioni militari in Bosnia e per «le indicibili sofferenze di quelle popolazioni», ha lanciato ieri, «ancora una volta», un allarmato appello alle «istanze internazionali», chiedendo «gesti concreti di buona volontà» e un «negoziato leale e perseverante» ai responsabili delle nazioni, per evitare «sviluppi difficilmente prevedibili e controllabili». L'appello del pontefice è stato pronunciato nel corso dell'udienza generale del mercoledì, presenti alcune migliaia di fedeli di vari Paesi, nell'aula del Nervi in Vaticano. Il Papa ha detto: «Tutti siamo testimoni della tremenda violenza che, senza tregua, sembra annientare le popolazioni della Bosnia. Chi potrà affermare in futuro di non esserne stato al corrente?». (Ansa) IL PA APA vic. Malgrado gli impegni presi con Akashi, i miliziani della Krajina hanno attaccato anche ieri le città croate. Non solo, ma hanno sparato alcuni razzi contro due elicotteri dell'Orni che sorvolavano la Krajina. Per ben tre volte nel corso della giornata i miliziani di Knin hanno bombardato Gospic, nell'entroterra dalmata. Una decina di granate sono cadute alla peri feria della città dov'è stato dato l'allarme generale. Due granate sono state sparate contro Otocac, più a Nord. Colpi di arma da fuoco si sono sentiti anche sul fronte di Karlovac, quaranta chilometri a Sud della capitale croata. Sono state prese di VINE' ocon le riche nonL'Occidei comun VIN E' ora di lasciar perdere con le riunioni fiume all'Orni che non servono a nulla. L'Occidente non sa andare oltre i comunicati inutili. Solo i combattenti islamici potranno fermare i crimini dei serbi, da Udbina ha tentato di entrare nei cieli bosniaci, ma è stato respinto dagli aerei della Nato, che senza bisogno di sparare lo hanno obbligato a tornare indietro. Dopo la decisione della Nato di estendere i bombardamenti aerei a tutte le zone di sicurezza, il comando dell'Unprofor ha deciso di ritirare da Zepa, l'enclave musulmana della Bosnia orientale caduta nelle mani dei serbi, 150 Caschi blu francesi che avevano il compito di controllare l'evacuazione dei civili musulmani. I miliziani serbi che non hanno permesso ai soldati dell'Onu di avvicinarsi ad alcune parti dell'abitato dove si continua a sparare. Potrebbero prenderli in ostaggio. Intanto la «Lufthansa» ha sospeso fino a nuovo ordine i voli per Zagabria. Lo ha annunciato il portavoce della compagnia tedesca affermando che la decisione è stata prese «per precauzione». mira anche due postazioni dell'Orni. I serbi affermano che i croati hanno bombardato la città di Dvor, sul confine croato-bosniaco, a Est dell'enclave musulmana di Biliac. Ma i caccia serbi decollati dallo scalo di Udbina, nella Krajina croata, hanno bombardato con violenza le città bosniache di Grahovo e Glamoc conquistate dai croati nell'offensiva degli ultimi giorni. Un velivolo decollato CERÀ' L'ISLAM Ingrìd Badurina Steso in 30 secondi il capo dei ribelli che lo aveva sfidato

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Ginevra, Gospic, Karlovac, Zagabria