«Verità su troppi misteri»

«Verità su troppi misteri» «Verità su troppi misteri» ROMA. Le commissioni Affari costituzionali e Difesa del Senato hanno approvato ieri mattina, in sede deliberante, un disegno di legge che abroga il segreto di Stato per i reati di strage. Il testo passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva. Il presidente della commissione Difesa, il progressista Raffaele Bertoni, ha ricordato che il testo accoglie una vecchia proposta dei familiari delle vittime della strage di Bologna, il cui anniversario è caduto proprio ieri. «La coincidenza - ha affermato il presidente della commissione Difesa - acquista un significato che va ben al di là del suo valore simbolico, perchè sta a dimostrare la volontà del Paese di costruirsi il futuro dopo aver fatto chiarezza su tutti i punti ancora oscuri della sua storia recente». [Ansa] di Stato proprio in concomitanza con l'anniversario della strage. Un fatto, ha detto Pellegrino, che «rafforza la speranza che assai presto sugli anni bui della Repubblica possano pronunciarsi parole di verità e di chiarezza». Non sono mancati, dal centro-destra, gli interventi di solidarietà verso Cossiga. «Esprimo lo sdegno dei cristiano-de¬ mocratici per il vile, reiterato attacco all'ex Presidente della Repubblica», ha sibilato il leader dei Ccd Pierferdinando Casini, imitato da esponenti di An e dei Cdu. Torquato Secci, dopo la polemica dei giorni scorsi a causa dei manifesti anti-Cossiga non si è lasciato intimidire dalla presenza sul palco dei rappresentanti dello Stato: il mi- nistro dell'Industria, il bolognese Alberto Ciò, e il sottosegretario all'Interno Corrado Scivoletto. Il presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime, dopo aver ribadito ad alta voce la responsabilità politica di Cossiga, ha aggiunto: «Appare perciò non casuale che l'onorevole Cossiga sia fra i fautori dell'amnistia generalizzata per tutti i terroristi». Il presidente dell'associazione ha poi definito «immorale» il paragone, fatto sempre dall'ex Presidente della Repubblica, fra la guerra di Liberazione e il terrorismo. I rappresentanti del governo hanno assistito in silenzio, e il loro atteggiamento ha provocato la reazione di Berselli. «Un silenzio assai singolare ha detto il senatore missino -. In questo modo, il governo ha dato il suo tacito assenso ai nuovi, reiterati e canaglieschi attacchi contro il senatore Cossiga e all'incredibile affermazione del sindaco Vitali secondo cui la Repubblica non può delegare ai giudici la verità e la giustizia». Vitali, proprio riferendosi alle accuse di Secci, aveva affermato: «Sicuramente tutti i giudici che hanno indagato sulle stragi si sono trovati di fronte a uomini dei servizi segreti che hanno lavorato per allontanarli dalle tracce degli assassini». L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga Roberta Castellano

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