Bologna nuovi veleni su Cossiga
Nel quindicesimo anniversario della strage cade la legge sul segreto di Stato Nel quindicesimo anniversario della strage cade la legge sul segreto di Stato Bologna, nuovi veleni su Cossiga Ifamiliari delle vittime: sua la responsabilità politica Brutti: «Chi sa, deve parlare». Casini: «Una vigliaccata» Lo piangono e lo ricordano: Maria Maddalena, Toni con Chiara Davide e Rebecca, Milena, zia Stella, Marialuisa con Patrizia e Marco, Giovanni e Lina, Silvio ed Alma, la cara amica Amelia, Jason. Si ringrazia sentitamente la Direzione, il Personale medico e paramedico della clinica Nuova San Paolo. Al caro Arnaldo grazie. Funerali partendo dalla propria abitazione di Buronzo venerdì 4 c.m. ore 10,30. SS. Rosario giovedì 3 ore 18 clinica San Paolo. Non fiori ma offerte per l'asilo di Buronzo. BOLOGNA. «Ribadiamo la responsabilità politica dell'onorevole Francesco Cossiga, presidente del Consiglio il 2 agosto 1980, per la violazione dei doveri che gli incombevano ai sensi della legge 801 del 1977». L'Associazione familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna cita la legge che attribuisce al premier la responsabilità della sicurezza nel Paese per attaccare ancora Cossiga. Quelle del presidente Torquato Secci, dal palco ufficiale della manifestazione per il quindicesimo anniversario della bomba alla stazione, sono parole durissime, che hanno scatenato polemiche ancora più dure nel mondo politico. «Quei presidenti del Consiglio, quei ministri che nei decenni della strategia della tensione forse qualcosa sapevano dei depistaggi o delle deviazioni devono parlare - ha detto il pidiessino Massimo Brutti, presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti -. Chi di loro ha intuito o capito e ha taciuto in nome di malintese esigenze di segretezza sulla sicurezza, ora che tante cose sono cambiate dica finalmente la verità. Il silenzio sarebbe oggi una colpa grave. Non si costruisce un'Italia nuova senza spezzare questo silenzio». E Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione Stragi, ha sottolineato l'importanza dell'abolizione del segreto IL PROVVEDIMENTO Un momento della manifestazione in cui sono stati ricordati gli 85 morti e i 200 feriti della strage del 2 agosto 1980
Persone citate: Chiara Davide, Cossiga, Cossiga Ifamiliari, Francesco Cossiga, Giovanni Pellegrino, Maria Maddalena, Massimo Brutti, Torquato Secci
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