Blady e Roversi turisti per caso fra terre e illusioni perdute di Alessandra Comazzi

F TIVÙ* & TIVÙ' Blady e Roversi turisti per caso fra terre e illusioni perdute SE rinasco» lo abbiamo pensato tutti, una volta o l'altra nella vita. Ci ha pensato anche la televisione, che ha realizzato un programma con tre concorrenti che immaginano come sarebbe andata la loro esistenza se avessero fatto altre scelte. E «Se rinasco» ha debuttato l'altra sera su Raidue, condotto da Siusy Blady e Patrizio Roversi. La trasmissione si divide in due parti: nella prima, la coppia viaggia sul suo camper («che non ò quello di "Stranamore"») in giro per l'Italia, tappa d'esordio il Friuli. Si tratta di quei viaggi che i due già avevano fatto negli Stati Uniti, per esempio, o in Brasile. Loro si definiscono «turisti per caso», cercano di capire qualcosa del posto che stanno visitando, con la mente sgombra il più possibile da pregiudizi, e con gli occhi aperti sulle persone. Non sono turisti superesporti o superpreparati, sono come potremmo essere tutti noi quando andiamo da qualche parte (senza tour organizzati, ovviamente). Della nostra meta sappiamo qualcosa dai giornali, dalla televisione, dai libri, in realtà sappiamo ben poco. E allora quai I levis I sapp guardiamo. La mente sgombra di cui sopra lo è fino a un certo punto, perché certo non possiamo liberarci all'improvviso delle idee maturate in anni di inevitabili luoghi comuni. Ma vogliamo verificare. E così Blady e Roversi bevono il vino friulano e mangiano il prosciutto, vanno a Gorizia dove il confine con la Slovenia passa praticamente in città, entrano nei supermercati. Cercano di capire la mentalità rocciosa dei friulani che parlano dell'Italia come di un luogo estraneo, cercano di cogliere appartenenze fortemente sentite. Sono simpatici, originali. In questo viaggio qualcuno farà da collegamento, forzato, con la seconda parte del programma, che è tutta un'altra cosa. Il pretesto dell'altra sera era Carla Corso, leader indiscussa delle prostitute italiane, che in Friuli si era sposata. Se lei rinascesse farebbe l'etologa. Di lì parte il gioco. L'altra sera partecipavano anche Stefania Casini e Luca Barbareschi, che avrebbero voluto diventare avvocato e jazzista. Si attraversano le fasi tradizionalmente più importanti nella vita di una persona: i 18 anni, i 25, i 40 e i 60. In ogni fase, ci sono incontri, possibilità, rischi. Una volta scelto il lavoro alternativo, si sceglie anche un partner, poi volendo lo si cambia. La vittoria finale è sancita dal pubblico, che per testimoniare la sua scelta si butta in piscina. Perché anche questa trasmissione si svolge in uno di quei posti acquatici che vanno di gran moda, quest'ostate. I partecipanti, chiamati a reinventarsi una vita nuova, logicamente recitano: è mi gioco, siamo tutti d'accordo. Blady e Roversi, bolognesi, in coppia anche nella vita, freschi genitori di una bella bambina, mostrano quel distacco che sta tornando ad essere (un bell'applauso) caratteristica positiva anche in tv. Venendo dalla cosiddetta «direzione Format» di Minoli vuol dire che l'idea, il «format» è stato acquistato da qualche parte nel mondo. Ma poi Raidue ci ha messo l'Italia e gli italiani. E ne ò nato un programma, estivo ma vero. Se ne sono accorti un milione 748 mila spettatori. Alessandra Comazzi «mazzi |

Luoghi citati: Brasile, Friuli, Gorizia, Italia, Slovenia, Stati Uniti