l'Ocean di Cage incanta

LA STAMPA A Venezia l'Ocean di Cage incanta VKNE2IIA. Uno straordinario successo di pubblico ha segnato quest'anno la 46" edizione del Festival internazionali! di musica contemporanea organizzato dalla Biennale di Venezia sotto la guida di Mario Messinis. Sale, chiese e teatri stracolmi hanno segnato lo svolgersi delle quattro sezioni in cui si articolava il progamma: la prima dedicata alla spiritualità nella musica contemporanea, la seconda al teatro musicale e al balletto, la terza ai giovani e la quarta ai frutti maturati nel «Laboratorio di informatica musicale» della Biennale di Venezia, recentemente riaperto e rinnovato. Per concludere questo mese di musica che ha coinvolto il pubblico con il ritmo di due concerti al giorno, si sono volute premiare, con la consogna del «Leone d'Oro alla carriera», la figura e l'opera di due protagonisti della musica e della danza contemporanea: Luciano Berio, e Merce Cunningham, il coreografo che ha presentato al Teatro La Fenice, in prima esecuzione italiana, il suo recentissimo «Ocean», eseguito dalla Merce Cunningham Dance Company, una quindicina di danzatori, maschi e femmine, che si piegano al progetto del coreografo con la duttilità della cera nelle mani di uno scultore. «Ocean» nasce da un'idea partorita in connine con John Cage, il musicista cui Cunningham era particolarmente legato dalla comune convinzione che il pubblico debba interpretare e completare l'opera d'arte. La disposizione del palcoscenico rifletteva l'altra sera in modo visibile questo intento: metà platea della Fenice era invasa da una pedana di legno sovrastata da una grata come diffusore di luci colorate; la sala, bordata da ni lettori, vedeva i suonatori disposti ovunque; nella seconda fila 'li palchi, davanti alla pedana, sul palcoscenico vero e proprio di ive sedeva anche una parte del pubblico. La funzione tempora;, del ritmo musicale era sostituita dal cronometro: tre monitor in Ricavano lo lo scorrere del tempo re del novantesimi piombò nel buio e ebbe termine. Cage non ha potute la partitura di «Ocean morire ha lasciato peri ma di massima compi' do David Tudor per Ilo scoccaluto, tutto spettacolo ■npletare prima di : uno schedo dal fiparte elettronica e da Andrew (Silver per la partitura strumentalo; due strati musicali che si suviippongono in un flusso poco differenziato, ma evocativo della vita acquatica cui si rifa l'idei ••; balletto. Il quale si svolge senza una storia precisa, come un'ora e mezzo di figurazioni asti ine in cui trovano espressione gli a spetti fondamentali della poetica di Cunningham: lo spazio privo di punti fermi; ogni danza! he diventa il centro dello spazn che occupa; l'insieme che forma un caos ordinato simile a quei in cui la natura riproduce se £ a; mentre i gesti, i movimenti e le posizioni filtrano la verticalità della danza accademica atti ivi-rso le conquiste lessicali la danza moderna (in pani quella di Martha Graham) basata sulla forza energetica e sulla flessuosità del torso. Ne nasce un assieme in continuo movimento dove ogni punto del palcoscenico pullula di figurazioni sempre in. novate, solistiche, a due, a gruppi e dove la rotondità delle linee chi allude alla fluidità della vita ac quatica è accompagnata dalli trasformazione dei colori, delle luci, degli abiti indossati dai dati zatori per un'ora e mezzo di asc esi figurativa e di straordinario la voro d'assieme. Paolo Gallami,

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