Ecco Sousa la Juve ritrova il «cervello» di Fabio Vergnano

Ecco Sousa, la Juve ritrova il «cervello» STASERA A CESENA Lippi chiede più ordine nell'impegnativa amichevole contro i tedeschi del Borussia Dortmund Ecco Sousa, la Juve ritrova il «cervello» «Finalmente quest'anno correremo tutti: così faticherò meno» CHATILLON DAL NOSTRO INVIATO Niente trapezio. La Juve con Lombardo, Vialli, Del Piero e Ravanelli tutti insieme in campo resta, per adesso, un ghirigoro su un foglio di carta. Stasera a Cesena contro il Borussia Dortmund, non ci sarà spazio per le novità. Meglio la solita squadra collaudata, i soliti schemi mandati a memoria. «Non siamo pronti per gli esperimenti, ci vuole una condizione atletica perfetta per battere nuove strade. Ma è solo questione di tempo. Intanto mi aspetto una Juve più ordinata rispetto alla partita con lo Sporting, più lucida e più attenta al contropiede». Mancherà Vierchowod che non riesce a guarire dalla distorsione alla pianta del piede. Del Piero verrà centellinato come un vino d'annata. Anche lui è malmesso: ha una botta alla caviglia rimediata l'altro ieri con la Nazionale militare. Il Talentino è già un pro¬ blema: Lippi dovrà limitare le sue presenze in campo e tenerlo sotto pressione in allenamento. Tutta colpa degli impegni calcistici militari che lo obbligano a prepararsi poco e male. A Cesena rivedremo Paulo Sousa, ma anche dal portoghese non c'è molto da attendersi. E' partito con il freno a mano inserito, a causa dei soliti malanni muscolari. Ecco il problema: Sousa continua ad essere un ammalato cronico e lo sarà per tutta la stagione, forse per tutta la carriera. Lo ammette il giocatore con franchezza: «A parte i problemi alla caviglia e al tendine ormai quasi superati, resta il fastidio muscolare alla coscia sinistra che mi ha obbligato a giocare l'anno scorso con una gamba sola. Se mi avessero curato bene da ragazzo, ora non dovrei soffrire; invece in Portogallo contava soltanto giocare. I medici della Juve stanno facendo miracoli, ma ormai il danno è fatto». Intendiamoci: Sousa sarà utile alla Juve come l'anno scorso e forse anche di più, ma dopo ogni partita avrà bisogno di una messa a punto come se fosse una Ferrari. Spiega il dottor Agricola: «Soffre per un disequilibrio muscolare, quando per qualche ragione altera la sua corsa, sollecita in maniera eccessiva la gamba sinistra. Tutti i suoi guai nascono da un affaticamento nella zona del pube, quindi corre male, affatica l'anca. L'aiuto scorso ci abbiamo messo tre mesi per capire come curarlo, adesso il peggio è passato, ma Sousa è destinato ad avere sempre dei problemi». Meglio la chiarezza di tante pietose bugie. Eppure nonostante tutto, Sousa si sente pronto a vivere un'altra stagione da protagonista. Lippi lo considera a ragione uno degli intoccabili, lui non si nasconde: «Il tecnico mi stima, però quando gli hanno chiesto chi erano i migliori stranieri del campionato ha detto Pelé e Batistuta. Comunque, tutti hanno capito quanto io sia importante nel gioco della Juve, anche se ogni partita diventa una lotta con me stesso. L'anno scorso mi criticavano, ma stavo male. Adesso sarà più facile entrare in forma, perché faticherò di meno in una squadra più solida ed equilibrata, con meno fantasia rispetto al Milan, ma più veloce. Voglio essere ancora un numero uno. Cinque-sei anni poi mi ritiro. Prima correvo, aiutavo la difesa e recuperavo palloni, perdendo lucidità. Ora ci sarà una divisione dei compiti più giusta». Un frecciata a Baggio? Fate voi. Sousa è furbo e non scarica il Codino, ma dimostra di apprezzare il gioco di Lippi: «Adesso il tecnico potrà fare quello che vuole. Baggio non faceva pressing. Ci saranno vantaggi e svantaggi senza di lui: potremo difendere con un uomo in più ed essere più aggressivi, ma ci mancherà il suo tocco di classe. Comunque abbiamo giocato mezza stagione senza Baggio e non mi pare sia andata male. Non mettete sotto pressione Del Piero. Ho paura che non regga la tensione. Se lo caricheranno di responsabilità eccessive ne risentirà». Va a ruota libera. Una risposta a Bettega: «Non rinuncerei mai allo scudetto per la Coppa Campioni. Rivincere il tricolore è più difficile, però dà una gioia unica. E poi in coppa, tranne Real Madrid e Ajax, non vedo avversari difficili». Un siluro anche al Parma: «Ha gli stessi problemi. Non credo in Stoichkov. Zola tirerà il fiato, ma a Scala manca sempre una punta centrale. La Roma e il Milan, ecco chi fa paura». Fabio Vergnano Paulo Sousa ha 25 anni e soffre di un problema muscolare che lo costringe spesso a giocare in condizioni di emergenza: «Ma non mi lascio influenzare perché voglio vivere un'altra stagione da numero uno»

Luoghi citati: Cesena, Chatillon, Dortmund, Madrid, Portogallo