Quelle voci senza volto

20 Doppiatori in rivolta: «Lavoriamo in condizioni d'instabilità» Quelle voci senza volto Grandi attori, ma chi li conosce? ROMA. In Italia - contrariamente a quanto avviene in gran parte degli altri Paesi - i film e i telefilm stranieri vengono regolarmente doppiati. E il doppiaggio spesso contribuisce notevolmente al successo di un'opera. Le voci dei grandi interpreti stranieri sono, per il pubblico di casa nostra, quelle dei loro doppiatori: costoro fornisco magistrali prove d'attore, riuscendo a mantenere lo stile recitativo dei «mostri sacri». Woody Alien, ad esempio, è per lo spettatore italiano - almeno per il 50 per cento Oreste Lionello, che da sempre dà voce al regista di «Provaci ancora Sani». Eppure, il doppiaggio in Italia vive condizioni di «totale instabilità»: è quanto affermano l'Associazione italiana dialoghisti adattatori cinetelevisivi (Aidac) e l'Associazione nazionale attori doppiatori (Anad) chiedendo un'indagine conoscitiva sul settore e un incontro con la Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Le opere cinematografiche e audiovisive straniere doppiate in lingua italiana rappresentano il 92 per cento di tutta la fiction trasmessa nel nostro Paese: quindi le due associazioni deplorano la mancanza di norme che garantiscano l'applicazione delle direttive europee e e proteggano la produzione nazionale. E' indispensabile, affermano, «tutelare gli artisti interpreti doppiatori e gli autori dei dialoghi italiani delle opere straniere attraverso una regolamentazione del doppiaggio e soprattutto attraverso la rigorosa applicazione del diritto d'autore, dei diritti connessi e delle leggi comunitarie».

Persone citate: Oreste Lionello, Woody Alien

Luoghi citati: Italia, Roma