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Liv, dal fondo della vita Liv, dal fondo della vita Ha trovato la felicità. E un padre SIENA. Felice: la prima, semplicissima cosa che si legge sul viso di Liv Tyler, diciott'anni, newyorkese, figlia del re dell'heavy metal Steven Tyler, e della modella Bebé Buell, modella, interprete di videoclip, attrice protagonista di «Io ballo da sola» e già scritturata da Woody Alien per un ruolo nel suo prossimo film, è la contentezza. L'allegria scintillante di una ragazza che sta facendo esattamente quello che desidera fare. Inutile cercare in questi occhi azzurri all'insù, nel sorriso carnoso, sulla pelle bianca compatta, qualche traccia della sua drammatica storia personale. La storia, già mille volte raccontata dai giornali, della bambina che ha conosciuto il vero padre a dieci unni compiuti e del padre che non poteva occuparsi della sua bambina perché troppo perso nelle strade della musica e della droga. «La famiglia - ripete Liv Tyler - è una cosa importantissima, per me come credo per tutti. Non potrei essere così felice e tranquilla se non avessi vicino la mia famiglia, mia madre che è stata anche qui sul set, e tutti gli altri». E suo padre? «Vive nel Massachusetts, vado a trovarlo appena posso, spesso durante le feste e a Natale. Abbiamo sempre un sacco di cose da dirci, ci piace molto stare insieme, anche se lui è tanto impegnalo, non si ferma mai, album dopo album, canzone dopo canzone...». Le piace la musica rock? «Tutta la mia vita è segnata dalla musica, soprattutto dal rock. Adoro David Bowie, Ike e Tina Turner, gli Yardbirds, Elvis Costello, Courtney Love... Mi piace pure la musica classica anche se è un settore in cui sono parecchio ignorante». E' stata modella, ora è attrice, ha già deciso che cosa farà nella vita? «Oltre a recitare, vorrei continuare a studiare, mi piacerebbe iscrivermi alla New York University perché so che è dotata di una sezione di cinema molto interessante. L'importante, comunque, è non smettere mai di apprendere e di educare se stessi. In queste settimane sto imparando talmente tanto, mi sento più adulta, so che la vita è un continuo processo di cambiamento, ma certo questo periodo è per me sorprendentemente carico di scoperte». Come sceglie i suoi vestiti? «Adoro quelli antichi, i corpetti con le stringhe, le gonne lunghe, i mutandoni di cotone e pizzo bianchi. Compro dove mi capita, qua e là, appena vedo cose che mi attirano. Mia madre mi ha sempre lasciata libera di mettere quello che volevo, ricordo invece che mia nonna tentava di farmi vestire come diceva lei e io non ne volevo proprio sapere». Se dovesse descrivere la felicità come fosse un quadro, una fotografia, cosa direbbe? «La mia immagine di felicità cambia di continuo, ci sono cose semplicissime che bastano a rendermi felice. In questo momento se penso alla felicità vedo un enorme letto su una spiaggia deserta, sotto un albero che fa ombra e nessuno all'orizzonte per chilometri». E l'infelicità? «Le persone cattive, rozze mi provocano molta infelicità, ma se dovessi dare un'immagine, oddio, in questo momento non me ne viene nessuna!». E' innamorata? «Forse». [f. e]