«Unabomber? L'Fbi sa chi è»

«Unabomber? USA Uno dei terroristi che nel 74 rapì la Hearst «Unabomber? L'Fbi sa chi è» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Forse ha finalmente un nome il misterioso terrorista che colpisce attraverso l'invio di pacchi esplosivi, ed è un nome che evoca fantasmi del passato. Si tratterebbe infatti di James William Kilgore, uno che nel 1974, assieme ai suoi compagni dell'«Esercito simbionese di liberazione», compi il clamoroso rapimento di Patricia Hearst, erede di uno dei più grandi imperi editoriali americani. A dare la notizia è stato il «Los Angeles Times», sostenendo che i dati di «Unabomber», così chiamato perché i suoi pacchi esplosivi ama mandarli soprattutto ai professori universitari, colpevoli secondo lui di aprire la strada, con le loro ricerche scientifiche, al «dominio delle macchine», e i dati di Kilgore corrispondono in pieno: stessa altezza, stessa apparenza generale e anche stessi «tempi». Kilgore infatti scomparve dalla circolazione nel 1976, per sfuggire all'accusa di possesso illegale di esplosivi e poco dopo, nel 1978, il primo plico di Unabomber esplose sulla faccia di un professore dell'Università di California. Per l'Fbi, l'ex «simbionese» ò soltanto uno dei sospetti, anzi la sua esatta collocazione nelle indagini in corso e quella fra «le persone che vorremmo .interrogare». Secondo Tom Griffin, responsabile dell'Fbi di Sacramento, dove pare che Unabomber viva, Kilgore «e un potenziale sospetto, alla stregua di tanti altri, la cui posizione è stato finora impossibile chiarire visto che è latitante», e secondo un altro agente la possibilità che lui sia Unabomber «non convince tutti, anche se non è stata scartata del tutto». Ma al di là delle dichiarazioni pubbliche, il «Los Angeles Times» ha trovato anche gente coinvolta nelle indagini disposta, a patto di non essere nominata, a sbilanciarsi di più. Una «fonte federale» per esempio dice che la possibilità che Kilgore e Unabomber siano la stessa persona viene attualmente esaminata «con un pettine dai denti molto fitti», e molti altri dicono che il passato di Kilgore, unito ad «altri fattori» non precisati, rende l'ex rapitore di Patricia Hearst «meritevole di un esame molto attento». Ma allora, dice il «Los Angeles Times», perché l'Fbi fa così poco per prenderlo? Dall'inchiesta dei suoi giornalisti infatti risulta che la caccia a Kilgore, in questi giorni, non è per niente aumentata di intensità: e la stessa, burocratica ricerca fatta negli ultimi 17 anni. «Ma come - dice al giornale un ufficiale di polizia non meglio identificato -, è l'unico latitante alla macchia da anni per questioni relative agli esplosivi, e loro non riescono a trovarlo?». Il giornale, comunque, riporta anche il parere di quelli che conoscevano Kilgore prima che si desse alla macchia, e loro sono tutti scettici sul fatto che possa essere Unabomber. Era certamente un radicale, dicono, ma immaginarlo trasformato in un «serial killer» (Unabomber con i suoi pacchi esplosivi ha ucciso 3 persone e ne ha ferite 23) è difficile. Anche Patricia Hearst, in un racconto della sua vicenda scritto aimi fa. definisce Kilgore «uno dei più ragionevoli» fra i simbionesi. Franco Santarelli Il misterioso terrorista che semina panico in America con i suoi pacchi esplosivi avrebbe partecipato nel 74 al clamoroso rapimento di Patricia Hearst (nella foto) con i compagni dell'«Esercito simbionese di liberazione»

Luoghi citati: America, New York, Sacramento