Ecco quanto ci valutano il corpo pezzo per pezzo

Sono varie le forme assicurative contro gli infortuni: Inali, «re», polizze E differenti sono anche i premi e le tabelle per fare i calcoli. Vediamoli Sono varie le forme assicurative contro gli infortuni: Inali, «re», polizze E differenti sono anche i premi e le tabelle per fare i calcoli. Vediamoli Ecco quanto ci valutano il corpo pezzo per pezzo L'ATLANTE VENTI milioni per un dito, cinquanta per una mano, settanta per una gamba. Nei cassetti dell'Inail e delle assicurazioni ci sono tabelle in cui siamo tutti «fatti a pezzi». Servono per quantificare le somme che spettano come risarcimento, in caso di infortuni per i quali una persona riporti un'invalidità permanente. E, conoscendo alcune regole, si può calcolare quanto «vale» ognuno di noi. Gli esperti suggeriscono anche i comportamenti giusti per essere sicuri, in caso di guai, di portare a casa più soldi possibile. Che sono, tra l'altro, esentasse. SE INTERVIENE L'INAIL A parità di danno riportato da persone diverse, non corrisponde quasi mai un'uguale somma risarcita. Innanzitutto, occorre tener presente in quali circostanze ci si fa male. In caso di infortuni sul lavoro, l'ente che ci risarcirà è l'Inail, che ha una sua tabella per calcolare i «punti», cioè il grado, di invalidità riportata. RESPONSABILITÀ' CIVILE Altra tabella, e altri «punti», per i casi di «responsabilità civile di un terzo», della «re»: come l'incidente d'auto, il morso del cane del vicino di casa, o la tegola che ci cade in testa passando sul marciapiede. POLIZZA INFORTUNI Diversa è la tabella usata per i conteggi delle assicurazioni private. Si tratta in questo caso delle polizze che ognuno può stipulare per gli infortuni che avvengono sul lavoro, ma anche nel tempo libero, o a casa: in questa categoria rientra tanto chi vuol mettersi al riparo dall'incidente di vela quanto l'attrice che si assicura il seno, o il calciatore che accende una polizza sui menischi. VALORI DIVERSI Ogni tabella conteggia gradi di invalidità diversi anche per infortuni identici: una seria lesione a una gamba, per esempio, può significare 10 punti nell'infortunistica privata, 20 per l'Inail, e 12 per la «re». La più «generosa» delle tre tabelle è quella dell'Inail, anche se pone una franchigia minima: vuol dire che non viene risarcito il danno se l'invalidità che comporta è inferiore al dieci per cento. CATEGORIE DI RISCHIO Accendere un'assicurazione privata contro gli infortuni costa di più a un falegname o a un gruista che a un tranquillo impiegato di banca. Tanto maggiore è il rischio teorico collegato a un'attività professionale, tanto più alti sono i costi. Gli assicuratori dividono, in genere, le attività in cinque categorie: per la «5» (i più esposti al rischio) il costo della polizza può toccare le 3 mila lire per milione assicurato, tanto per i casi di morte quanto per quelli di invalidità permanente. Vuol dire, per esempio, che per ottenere 50 milioni in caso di morte e 100 per l'invalidità totale, chi appartiene a questa categoria spende circa 450 mila lire l'anno. Il tasso scende a 2100 lire per i «rischi medio-alti» (categoria 41: per avere i 50 o 100 milioni si spendono 315 mila lire l'anno. Si passa a 1400 lire per i «mediobassi» (categoria 3, 210 mila all'anno). Nella seconda classe il costo si aggira sulle 1100 lire 1165 mila annue), e scende a 6001000 lire per i «rischi bassissimi» (circa 120 mila lire l'anno). Chi si assicura unicamente per i rischi «extraprofessionali», cioè legati al tempo libero, spende ancora meno: da 400 a 800 lire per mi- lione. Per avere sempre gli stessi 50 milioni in caso di morte, si sborsano 90 mila lire annue. PERICOLO IN AGGUATO Attenzione, però: alcuni sport particolarmente pericolosi non rientrano nelle «normali» polizze: bisogna fare un «patto speciale» con l'assicuratore. E' il caso di chi pratica karaté, judo, rugby, sci acrobatico, immersione con le bombole e football americano, appassionati di speleologia e lottatori. IMPOSIZIONE FISCALE Fino a due milioni e mezzo, il costo delle polizze è deducibile dal 740. E le somme erogate a titolo di risarcimento non entrano nella dichiarazione dei redditi. CALCOLI DIFFERENTI L'invalidità più grave (totale) è la perdita della vista o di entrambe le gambe. Un'assicurazione privata risarcisce la somma che corrisponde a quanto pattuito nella polizza. L'Inail concede una pensione, calcolata in base al salario dell'ultimo anno percepito dal lavoratore infortunato. Quando ci sono famigliari a carico, la somma sale. Per i neo-assunti (quando è impossibile calcolare il vitalizio sulla base dell'ultimo anno di stipendio) si fa riferimento a una tabella minima di legge. Nei casi di «re» l'invalidità totale viene risarcita con una somma erogata «una tantum». kcjuo Essk.hk I'kiaidiaik. l'i'ofittii Allivo è il programma assicurativo per diversificare > pt'u pri invt'Ktinivnti. studiato prr valorizzare importi allumili u partire ilu I,. 20.000.000, Profitto Attivo garantisce rendimenti particolarmente competili vi, mirili' rispetto a formuli* ili investimento più Inulizinnuli. Porcile sceglierò Profitto Allivo: • Rendimenti elevati e. crescenti in busi* ni tua investimento'. l'importo ili!' In versi confluisce uri I- li, GKPIIK il',,mi,. 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Molte compagnie cercano di spuntare contratti più lunghi promettendo in cambio I cosiddetti «sconti di durata»: un ribassò sul costo concesso a chi accende polizze poliennali, in realtà, In molti casi ai tratta di uno specchietto per le allodole. Nonpoche compagnie sono infatti disponibili a praticare tariffe «scontate», senza bisogno di ricorrere alla decennalità. LATO DESTRO

Persone citate: Delia Voce, Porcile