Baggio promette una partenza sprint di Franco Badolato

«i problemi fisici sono un ricordo: tra un mese, al via del campionato, sarò in gran forma» LOMBARDI ED EMILIANI ALLO SCOPERTO «i problemi fisici sono un ricordo: tra un mese, al via del campionato, sarò in gran forma» Saggio promette una partenza sprint Mi sento oh in questo Milan IMILANELLO L ragazzo di Caldogno porta rispetto. Il Pallone d'Oro, scopriamo, ha una lingua di platino. Forse è l'atmosfera di Milanello che ovatta tutto, e non c'entra l'aria condizionata, crediamo. I silenzi, per Baggio Robi da Caldogno sono sempre stati più significativi delle parole. Ma di fronte alla domanda più scontata della domenica, ci saremmo attesi una risposta meno scondita. Già, perché sull'asse MilanJuve, sul «Mito» trasferitosi dalla capitale sabauda appena scudettata al regno berlusconiano che attende di riaprire con lui un altro ciclo, si consumano in questi roventi giorni d'estate decine di frasi, di slogan. I penultimi, datati Delle Alpi, venerdì sera, addirittura avevano la firma dell'Avvocato. Disse Giovanni Agnelli: «Speriamo che Baggio faccia fare bella figura al Milan..., con tutto quello che gli abbiamo insegnato...». Ma questo, Alessandria docet, è superato dagli eventi: se è stato felice Berlusconi della prima apparizione del Codino in rossonero, son felici tutti. La domanda vera nasce invece dall'ultima dichiarazione di Bettega secondo il quale, e riprendendo il leitmotiv del neoleader bianconero Vialli, i campioni come Baggio passano, la Juve resta. Ebbene, il Robi da Caldogno, cerimonioso come il suono soft della filodiffusione, risponde con tre parole tre: «Ha ragione Bettega». E aggiunge: «La Juve rosta...». Poi alza i tacchi, pardon le scarpe bullonate, e va a raggiungere i nuovi compagni per l'allenamento. Di Juve, è ovvio, non ha proprio voglia di parlare. Un paragone tra l'approccio in rossonero e quello in bianconero di cinque anni fa? Manco a chiederglielo, la domanda cade nel vuoto. E allora Milan, solo Milan, fortissimamente Milan. Come si è trovato nella prima uscita stagionale di Alessandria? «Bene, bene, come esordio niente male, ci siamo mossi bone, non solo io». S'è divertito? «Nel calcio odierno neppure in amichevole c'è più spazio per il divertimento». Le piace il Milan? «E' bello giocare con compagni così bravi». In particolare che cosa ne dice di Weah? «Sapevo che era forte fisicamente, pensavo che patisse di più il lavoro e fosse imballato. Invece, nonostante l'altezza e la struttura, è rapido, sa giocare palla a terra con disinvoltura: si sbaglia chi crede che sia un centravanti statico, si muove, eccome se si muove». L'intesa con Simone è apparsa istintiva. «Credo che due come noi, davanti, non possano far altro che correre e "tagliare" il campo». Lei come si sente? «Devo solo aver pazienza. I problemi fisici di due mesi fa sono un ricordo». Giocare spesso l'aiuterà? «In questo periodo si lavora tanto, le amichevoli sono l'unico sfogo, un momento di svago, a me piace il clima partita». Quando entrerà in forma? «Credo che all'inizio del campionato sarò al massimo, i prossimi collaudi all'estero serviranno a riiìniro l'intesa». Berlusconi è sempre stato vicino al Milan ma ora le sue frequentazioni rossonere si sono intensificate. Che cosa ne pensa? «Prima il Dottore aveva molti impegni, adesso ha più tempo di seguire la squadra. In ogni caso mi ha impressionato la sua enorme disponibilità verso tutti i giocatori». Lei, comunque, Galliani l'ha ricordato nei giorni scorsi, ha già creato attorno al Milan l'effetto Baggio. Più abbonati, più attesa per i rossoneri. «Mi fa piacere che questi colori suscitino nuovi grandi interessi. Ma credo che non sia solo a causa del sottoscritto. Chi c'era già ha sempre dimostrato di essere da Milan e chi è arrivato con me si sta impegnando per mantenere le attese». Comunque tra lei e la tifoseria rossonera si è sùbito creato un feeling, come se i 5 anni trascorsi nella Juve non ci fossero stati. «Ci ho pensato anch'io. Di solito, alla prima partita stagionale si guarda ai nuovi con un po' di diffidenza. Nel mio caso ho notato che la gente non ha voglia di aspettare, ha preferito instaurare subito un rapporto speciale che mi riempie di orgoglio e di entusiasmo». Franco Badolato Roberto Baggio quasi stupito «I tifosi rossoneri mi sono stati subito vicini»

Luoghi citati: Alessandria, Caldogno