Le Poste fuori dall'Europa

Le Poste fuori dall'Europa Secondo Bruxelles solo il 15% delle nostre lettere arriva in meno di due giorni. E' il peggior dato Ue Le Poste fuori dall'Europa «In Italia il servizio più lento e costoso» BRUXELLES. La qualità è «molto bassa», il servizio è «costoso», la gestione è «fortemente in perdita». A leggere i giudizi della Commissione europea sulle Poste italiane c'è poco da far festa. Oltre le rosse buche delle lettere a cui affidiamo i nostri messaggi c'è il peggior sistema del vecchio Continente, l'unico che non riesce a distribuire almeno metà della corrispondenza in meno di 48 ore. Tutti gli altri Paesi dell'Unione ce la fanno, per giunta a prezzi inferiori. Come dire: la beffa e il danno. Uno studio allegato dall'esecutivo di Bruxelles alla proposta di direttiva per lo «sviluppo dei servizi postali comunitari» racconta che nel Regno Unito e in Irlanda - come nel Benelux, in Germania e nei Paesi nordici - le lettere sono un mezzo di comunicazione rapido ed economico. La Francia, con Spagna e Portogallo, si salva senza troppo onore. L'Italia, invece, non va proprio. Persino gli spesso bistrattati greci offrono un ser¬ vizio apprezzabile. Da noi un misero 10-15 per cento della corrispondenza arriva a destinazione entro le 48 ore. Il ministro Gambino ha promesso consegne in tre giorni, ottima cosa che, se realizzata, non togl'erà però al sistema italiano la r.iaglia nera europea. Undici dei soci del club dei Quindici recapitano il 90 per cento di lettere e pacchi in un massimo di due giornate, ma la regola è 24 ore. Sotto il 50 per cento solo Spagna e Grecia. In tale contesto, uno potrebbe sperare in tariffe più a portata di mano. Non se ne parla. Fissata la media europea a 100 lire, una lettera in Italia ne costa 160. E' un record. In Gran Bretagna bastano 84 lire, in Francia 105, in Germania 138. La Spagna offre la posta a miglior mercato: un invio ordinario, sempre in valori relativi, richiede 54 lire di francobollo. Rende più grave la situazione delle Poste tricolori il fatto che la lentezza sommata alle alte tariffe produce una gestione fortemente passiva. Secondo l'analisi di Bruxelles, Italia e Austria sono i titolari europei del «rosso profondo» di bilancio. Accumulano passivo, anche se minore, i sistemi greco, spagnolo, portoghese, francese. Gli altri navigano negli utili. Gli inglesi, rapidi e poco cari, si prendono persino il lusso dei grandi profitti. Le tabelle della Commissione mettono sotto accusa la disorganizzione italiana. Nel 1993 le nostre Poste erano terze in Europa per personale (230 mila unità contro 280 mila in Francia e 333 in Germania), tuttavia si trovavano a gestire un flusso di corrispondenza piuttosto basso visto che, tutto compreso, sulla Penisola viaggiavano 149 missive per abitante a fronte di una media comunitaria di 233, delle 223 britanniche, delle 322 francesi e delle 390 lussemburghesi. Conferma la sensazione di inefficienza il fatto che le Poste italiane vantano il secondo rapporto più basso fra numero di invii e addetti (37 mila a uno; la media Ue è 61 mila a uno). Impianto da ripensare, insomma, magari nel quadro di Liberalizzazione e miglioramento della qualità del servizio che la Commissione ha avviato con la proposta di direttiva varata mercoledì, la prima che - fra l'altro - si occupa anche della protezione dei consumatori in quanto utenti. E' però evidente che il lavoro non può essere fatto dal legislatore europeo. Nessuna norma di Bruxelles è in grado di far arrivare una lettera da un giorno all'altro. Il lavoro, Gambino e i suoi, dovranno portarlo a termine da soli come si è fatto a Londra, Parigi e Bonn. L'Europa, che ha fretta e vuole aprire alla piena concorrenza, ci invita a correre. Ma, alla fine, potrà soltanto lasciarci indietro. Marco Zatterin QUANTO BUSSA IL POSTINO VELOCITA* ' COSTO %degliiiwilrectmitah' I PAESI nxxfo UE = 100 ' in mono di 48 ore 1 BELGIO 108 85-90 I DANIMARCA 94 90-95 If GERMANIA 138- 85-90 § GRECIA 74 - 1 SPAGNA 52 50-60 1 FRANCIA 105 75-80 IRLANDA 109 90-95 I ITALIA 160 10-15 " LUSSEMBURGO 93 . 85-90 OLANDA 109 90-95 PORTOGALLO 85 85-90 GRAN BRETAGNA 84 90-95

Persone citate: Gambino, Marco Zatterin