« Gonzàlez cervello dei Gal »

« Il giudice aprirebbe un nuovo procedimento per decine di omicidi « Gonzàlez cervello elei Gal » Raffica di nuove accuse al premier MADRID NOSTRO SERVIZIO L'intero vertice del partito socialista fa quadrato con Gonzàlez, dopo che Garzón - il magistrato che indaga sugli squadroni della morte anti-Eta (Gal) - ha indiziato venerdì scorso il premier di essere stato il mandante dei killer del Gal insieme agli ex ministri della Difesa Serra e degli Interni Barrionuevo. Le prime indiscrezioni sull'istruttoria segreta rivelano che le accuse contro Gonzàlez sono ancora più pesanti di quanto si potesse supporre. Secondo «Abc», Garzón sosterrebbe che le dichiarazioni di Damborrenea d'ex segretario del partito in Vizcaya che ha accusato il capo dell'Esecutivo! devono essere credute in quanto si sta anche autoaccusando. Le imputazioni contro il premier sarebbero costituzione di banda annata e malversazione di fondi pubblici (i soldi dei «fondi neri» del ministero degli Interni usati per pagare i killer mercenari che assassinarono 26 presunti membri di Età, dall'83 all'87, nei Paesi Baschi francesi). Per la prima imputazione il codice prevede un massimo di 12 anni di galera, per il secondo dai 12 ai 20 anni. Ma c'è di più. Garzón parlerebbe pure di «altri possibili delitti». «Benché il magistrato non li specifichi - scrive "Abc" -, questa allusione porterebbe alla presunta responsabilità di Gonzàlez come "autore morale", per le azioni dei Gal». In poche parole: considerando che i killer di stato fecero fuori 26 persone e ne ferirono 21, Gonzàlez sarebbe responsabile di ogni «azione»; ergo, gli anni di galera potrebbero essere centinaia. Il magistrato più famoso di Spagna sta indagando sulla più mici¬ diale azione dei «Gal»: quella avvenuta il 25 settembre dell'85 nel bar «Monbar» dell'omonimo hotel di Bayona, un mitragliamento che lasciò quattro cadaveri sul terreno. E, sempre secondo «Abc», studia di riaprire il caso del tentato sequestro, commesso il 18 ottobre '83, ad Hendaya, contro un dirigente dell'Età Larrechea e il tentato omicidio contro l'«etarra» Fernando Biurrun, nel dicembre dell'85, ad Helette. Il tentato sequestro di Larrechea fece enorme scalpore. Quattro «Geos», le teste di cuoio della Policia Nacional, investirono con la loro auto, a Bayona, l'«etarra» in motocicletta. Il proposito era di sequestrarlo, portarlo in Spagna e poi offrire all'Età uno scambio con il capitano dell'esercito Barrios, che aveva appena rapito. Ma un gendarme francese, casual¬ mente presente sul posto, sfoderò la pistola e li arrestò. L'allora ministro degli Interni Barrionuevo ammise ufficialmente: «Si trattava semplicemente di un'azione umanitaria destinata a salvare la vita di Barrios (che Età fece fuori subito dopo, ndr). I "Geos" volevano parlare con Larrechea, però successe un incidente». Le quattro teste di cuoio, dopo due mesi di galera, vennero rilasciate con la condizione di comparire al processo. Ma in giugno si fecero uccel di bosco e vennero condannati, in contumacia, a diciotto mesi. Fu la prima azione del cosiddetto «Gal azzurro», quello montato dalla Policia. Intanto si torna a parlare anche del «Gal verde», quello della Guardia Civil. Lasa e Zabala, due «etarras» sequestrati nell'ottobre '83 a Bayona furono imprigionati e torturati per settimane, prima di essere assassinati, da 18 «guardie civili» in un edificio disabitato del ministero degli Interni di San Sebastiano. Antonio ©righi «Sul leader socialista ricadrebbe la responsabilità di 26 esecuzioni» «lGfoIl G premier Gonzàlez e nella foto piccola Il giudice Garzón

Persone citate: Barrionuevo, Barrios, Zabala

Luoghi citati: Helette, Hendaya, Madrid, Paesi Baschi, Spagna