« lo lottizzato? E' un insulto ingiusto»
« Il direttore generale della Usi 1 dopo la sentenza del Tar che lo ha destituito « lo lottizzato? V un insulto ingiusto» Gianluigi Boveri: per ora non è cambiato nulla Lunedì sarò come sempre al lavoro nel mio ufficio INTERVISTA MANAGER Il giorno dopo la sentenza del Tar cosa cambia nella sanità piemontese? Qual è lo stato d'animo dei managers destituiti? Gianluigi Boveri è il direttore generale deUa Usi 1, l'azienda sanitaria considerata la principale della città, che controlla anche gli ospedali Oftalmico e San Giovanni, quest'ultimo «Polo oncologico regionale». Dottor Boveri, come si sente dopo essere stato estromesso con una sentenza dal posto di lavoro? «In realtà per ora non è cambiato nulla. Oggi sono in vacanza e domani mi ripresenterò come sempre nel mio ufficio. La sentenza diventa esecutiva da quando ci viene notificata. Non bastano i giornali, occorre un atto formale». Questo vuol dire che non ci saranno disguidi nella sanità? «Proprio così. La notifica potrebbe avvenire venerdì prossimo quando è prevista una riunione di Giunta. Così facendo l'atto coinciderebbe con l'appello della Regione al Consiglio di Stato e alla prospettata trasformazione dei direttori generali in commissari straordinari». E dopo? «Il primo naturale appuntamento, previsto dalla legge per verificare il nostro operato, è al 31 dicembre di quest'anno. Bisognerà vedere se, come commissari, resterà la data e la scadenza del nuovo mandato. E' prematura ogni ipotesi». Lei era già al vertice della carriera ammirasti' ativa e avrebbe potuto vivere tranquillo sui risultati del passato. Invece ha accettato la sfida e si è trovato tra le polemiche. Come si sente? «Mi ha disturbato molto la polemica scoppiata a dicembre all'epoca delle nomine. Sono rimasto addolorato e turbato dal clima di esasperazione degli attacchi. Abbiamo pagato sulla nostra pelle il clima delle annunciate elezioni regionali». La sentenza del Tar parla di lottizzazione polìtica? Si sente un lottizzato?. «Il Collegio è libero di scrivere ciò che vuole. Credo che l'illazione sia andata al di là del giusto. Lottizzato è, diciamo, il barbiere che per motivi politici e senza competenze specifiche diventa, che so, ammini- stratorc di un laboratorio chimico. Nel mio caso ho lavorato negli ospedali di Venaria, all'Ordine Mauriziano, al Regina Margherita, sono stato direttore del Dermatologico e capo della ragioneria, coordinatore amministrativo alle Molinette. Infine dal '92 anche commissario a Pinerolo. Lottizzato? Un insulto gratuito, ingiusto». Nonostante la «spada di Damocle» del ricorso al Tar, in questi sette mesi ha sempre lavorato con serenità? «Ho ritenuto doveroso, una volta firmato il contratto con la Regione, dimenticare le polemiche e buttarmi in silenzio a lavorare». C'è riuscito? «L'amarezza ogni tanto aveva il sopravvento, in particolare quando, terminata la giornata in Usi, potevo rilassarmi un po'. Certo che ho trovato situazioni meno gestibili, problemi difficili da risolvere. I primi importanti risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ecco, guardi, se al posto di un qualsiasi altro direttore generale fosse stato messo un lottizzato, oggi saremmo allo sfascio». Adriano Provera Gianluigi Boveri, direttore generale della Usi I
Persone citate: Adriano Provera, Boveri, Gianluigi Boveri
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