In principio fu il panettone

In principio fu il panettone In principio fu il panettone J7 comandante Manna: faremo pulizia REAZIONI TRA RABBIA E SCONCERTO OPO i «ghisa» milanesi della sezione annonaria (che chiedevano compensi ai commercianti ambulanti) ora tocca ai «civich» torinesi finire sotto inchiesta. Anche loro, stando alle confessioni del vigile Pratone, incassavano prima regali e poi soldi. Per il sindaco Valentino Castellani, che fra pochi giorni andrà in vacanza, una grana che rischia di rompere il tradizionale rapporto di rispetto e fiducia - peraltro già appannato - tra vigili e cittadini. Non è così, signor sindaco? «Sì, questi fatti sono pericolosi, ma io sono contento che il magistrato vada fino in fondo perché queste cose vanno colpite. E' una storia che comincia da lontano, che comincia dal solito panettone regalato per Natale. Eh sì, si comincia dal panettone e poi si finisce chissà dove». Ma la giunta non sapeva nulla? «Fossimo stati al corrente della reale dimensione del caso, saremmo senz'altro intervenuti. Ad ogni modo c'era stata un'indagine conoscitiva e il comandante Manna aveva sottolineato alcune cose importanti». L'assessore alla Viabilità, Franco Coreico: «Credo che questa vicenda ci debba indurre ad accelerare una riorganizzazione del corpo dei vigili. Ora dovremo verificare le caratteristiche del fenomeno. Certamente però occorre accelerare la riorganizzazione dei vigili che avevamo in mente». Interviene anche il presidente del Consiglio comunale, Domenico Carpanini: «L'indagine conoscitiva sul funzionamento del corpo dei vigili urbani ha evidenziato privilegi e favoritismi. Il comandante Manna ha riferito i risultati dell'indagine in commissione comunale il 17 luglio». E ora, Carpanini? «Bisogna isti¬ tuire una struttura interna di controllo. Ne parleremo subito in commissione comunale». Per il comandante dei «civich», Vincenzo Manna, un inizio ferie indigesto: «Un mese fa ho ricevuto da Pratone un memoriale, in cui sostanzialmente assicurava di essere innocente. E' vero, parlava dell'esistenza della "cassa comune", ma spiegava anche che si trattava di "regalie". Io ho subito incaricato il dottor Zaccaria, suo responsabile, di svolgere accertamenti. E lui mi ha confermato che in passato c'era questa abitudine delle regalie, ma che poi la cosa era stata bloccata. Io ritengo che se c'è un bubbone da estirpare, allora va estirpato. Il mio unico rammarico è di non aver scoperto io stesso questa vicenda triste. Ora attendiamo l'evoluzione dell'inchiesta, se c'è da fare una pulizia radicale, va fatta. Noi intanto abbiamo avviato un'indagine interna. Poi vedremo i provvedimenti da prendere». [e. bac.J L'assessore promette una riorganizzazione A sinistra il capo dei vigili Vincenzo Manna Qui a fianco l'assessore Franco Corsico Il sindaco Valentino Castellani «Avevamo già svolto un'indagine»