«Non potremo mai avere tra le mani tutti i documenti che sono necessari»

Mack Smith: i nostri errori Mack Smith: i nostri errori «Non potremo mai avere tra le inani tutti i documenti che sono necessari» "771 , OXFORD I ' HE vuole farci? Lo storico I interpreta, non lancia veI i rità. E' accaduto anche a SAI me di avvertire: lavoro su quello che ho a disposizione», dice Denis Mack Smith. E racconta: Mi occupavo dell'Italia, ma scrivevo per gli anglosassoni. Lì ho capito come uno storico onesto con se stesso sia sempre in difficoltà. L'ho capito perché non potrai mai avere tutti i documenti, tutti i materiali esistenti». E come s'è accorto di queste carenze? «Grazie al mio traduttore, lo storico Acquarone. Mi ha perfino fatto notare una data sbagliata, quella della riforma Zanardelli. Quel giorno in più o in meno aveva un valore diverso qui o in Italia». Professore, ma ha senso mettere in discussione, come fa Hobsbawm, in poche righe iniziali, quasi 700 pagine? «Dipende molto dal carattere del personaggio. Hobswbam è uno storico di qualità, è un temperamente in genere un po' superbo. Però, anche se quello è il suo carattere, sa benissimo di non poter conoscere tutto di tutto. Ed è onesto, avverte che la sua ricostruzione di quasi un secolo non è oro colato». Una persona superba, in genere non fa di queste ammissioni. «Uno storico serio sì. Anzi, uno storico onesto. Sappiamo tutti che Hobsbawm ha una formazione marxista. Sappiamo che ha anche sbagliato, ha detto che nel mondo comunista andava tutto benissi- mo. Poi ha visto la realtà e si è comportato in modo corretto». D'accordo, però ha senso scrivere e commentare la storia preaiuiunciando dubbi? «E' un doveroso avvertimento». Allora lo storico dovrebbe sempre premettere un mea culpa? «No. Deve tentare di dire sempre e soltanto cose che gli sembrano le più giuste». [m. nei.] Lo storico inglese Denis Mack Smith

Persone citate: Acquarone, Denis Mack Smith, Hobsbawm, Mack Smith, Zanardelli

Luoghi citati: Italia