Guerra dei prezzi in spiaggia

Veneto, Marche e Sicilia i litorali più economici per sdraio e cabina Veneto, Marche e Sicilia i litorali più economici per sdraio e cabina Guerra dei prezzi in spiaggia Fino a 100 mila lire per un giorno ROMA. Andare in spiaggia può costare duemila lire (allo stabilimento «Aster» vicino ad Agrigento) o centomila lire (a Capri, nell'esclusivo stabilimento «Canzone del mare», dove le cabine sono in realtà un salottino con bagno privato). Tra gli stabilimenti balneari d'Italia è scoppiata la consueta guerra estiva dei prezzi. I più cari, escluse le località d'elite, sono in Liguria e Toscana, i più economici sull'Adriatico e nelle regioni del Sud. Ma come è possibile tanta sproporzione? Le tariffe dei servizi di spiaggia sono state liberalizzate tre anni fa e ognuno può adottare i prezzi che vuole. Così come differenti sono le tendenze dei prezzi: mentre alcune regioni, sia nei biglietti di ingresso sia nei servizi offerti, registrano aumenti di vari punti in percentuale (tra le altre Puglia e Sardegna con un balzo in avanti del cinque per cento) in altre zone, come per esempio sulla Riviera adriatica, i prezzi sono rimasti sostanzialemnte invariati intorno alle 20 mila lire al giorno. Lo stop al caro-prezzi su questi litorali è legato - secondo l'Adoc, l'associazione per la difesa dei consumatori - sia ai maggiori controlli da parte della guardia di finanza sulla gestione degli stabilimenti sia alla «presenza massiccia» quest'anno di turisti provenienti dai Paesi dell'Est europeo, meno disposti, rispetto ai tedeschi, a metter mano al portafoglio. Più economici sono il Veneto (ottomila lire per le ultime file di sdraio, 18 mila per le prime, quelle più vicine al mare) e le Marche (12-17 mila a seconda delle località). Nel Ponente ligure si spende oltre il doppio (40 mila in media), mentre nella Riviera di Levante gli sbalzi sono molto alti a seconda della qualità del servizio offerto (da 5 a 80 mila le tariffe registrate per esempio a Santa Margherita Ligure). In Sicilia invece, per spendere 20 mila lire bisogna andare nella rinomata Taormina, mentre altrove è difficile superare le 10 mila. Ma anche laddove i prezzi di ingresso e delle cabine non sono cresciuti, sono altre voci ad aver subito un ritocco verso l'alto, soprattutto quelle dei bar degli stabilimenti balneari, dove persino la sete può costare molto cara nel week-end: secondo denunce raccolte dall'Adoc, vi sono bar sulla spiaggia che il sabato e la domenica fanno pagare il doppio rispetto al resto della settimana la stessa bottiglietta di acqua mine¬ rale: quattromila lire invece delle solite duemila, più del doppio di un litro di benzina. Le lamentele dei bagnanti alle associazioni dei consumatori non finiscono qui. Frequenti sono anche le segnalazioni di «amanti della spiaggia libera» invitati a «sloggiare» dal tratto di arenile compreso nei cinque metri dalla battigia, che pure per legge non può essere utilizzato dagli stabilimenti. L'«ultima spiaggia» per chi vuole risparmiare ed evitare le truffe rimane quella libera. Jr. cri.] 9r IL PREZZO DELLA SPIAGGIA (*) RIVIERA ROMAGNOLA RIMINI 20.000 VENET0 Media 8000-18.000 LIGURIA P0NENTE TRA L0AN0 E AND0RA 40.000 LEVANTE S. MARGHERITA LIGURE 5000-80.000 TOSCANA (tin mese alta stagione) PR0V. LUCCA E PUNTA ALA 900.000-2.000.000 VIAREGGIO E LIDO Dl CAMAIORE 650.000-1.500.000 MARCHE PESARO 16.000 P0RT0N0V0 12.000 SAN BENEDETTO DEL TR0NT0 17.000 ABRUZZO Media 20.000-25.000 CAMPANIA P0SITAN0, SORRENTO, COSTIERA AMALFITANA 20.000 NAPOLI STAB. «R0CCE VERDI» 18.000 CAPRI STAB. ..CANZONE DEL MARE» 75.000-100.000 CALABRIA TROPEA 16.000 PALMI 7000 PUGLIA Media 4000-8000 SICILIA TAORMINA 8000-20.000 LIDO Dl MONDELLO (PA) 10.000 AGRIGENTO STAB. «ASTER» 2000 (*) A giorno per ombrellone, sdraio e servizi in spiaggia. > Il costo di un giorno sulle spiagge italiane oscilla da duemila a centomila lire

Persone citate: Aster, Del Mare, Fino, Veneto