Un record «nel nome del Signore»

Il religiosissimo triplista protagonista a Sestriere, ultimo meeting premondiale Il religiosissimo triplista protagonista a Sestriere, ultimo meeting premondiale Un record «nel nome del Signore» Edwards è in grado di abbattere il muro dei 18 metri SESTRIERE DAL NOSTRO INVIATO La pista più alta d'Europa riapre le porte per il meeting che, da sette edizioni, propone l'affascinante caccia al record, favorita dalla rarefazione dell'aria. E il bilancio finora, pur tenendo conto della bizzosità del vento (che qui è di casa), è a vantaggio dei saltatori rispetto ai corridori. Al doppio primato europeo dei 110 hs firmato da Jackson, ha risposto infatti lo scorso anno Sergei Bubka facendosi catapultare dalla sua asta oltre i 6,14, tutt'ora primato del mondo. E anche oggi, con una partecipazione nelle corse meno qualificata che in passato anche per alcuni forfait della vigilia (Christie e Drummond sui 100, Matete sui 400 hs, la Ottey nella velocità femminile), la parte del leone promettono di farla i saltatori, idealmente guidati da quel Jonathan Edwards che quest'anno ha fatto del triplo un orticello in cui ha seminato a ripetizione salti oltre i 18 metri, però sempre vanificati dal vento troppo forte. Forse per questo il religiosissimo Edwards, figlio di un pastore battista, che fino a tre anni fa rifiutava di gareggiare la domenica («Il giorno dedicato al Signore, nel quale si deve riposare») spera che questa volta dal Cielo gli arrivi un aiuto. «Adesso ho capito spiega - che la forza che ho nelle gambe, la capacità di saltare, me l'ha data il Signore ed è quindi giusto che io gareggi per ringraziarlo di questi doni». Così Edwards oggi rinnoverà l'attacco a quei 18 metri sfiorati due settimane fa a Salamanca quando, con 17,98 è diventato il n° 1. L'altura potrebbe aiutarlo a tornare a casa in Ferrari, il premio per chi firma un record del mondo: il massimo pretendente al bolide rosso (una 355 spider) è lui, né ci sarebbe da stupirsi se, per conquistarla, centrasse una misura storica. I discorsi di record sono però sempre pericolosi. Troppi i fattori che possono incidere. E ben lo sanno anche gli organizzatori che non hanno lesinato a investire (il budget è di un miliardo e 200 milioni) per mettere insieme uno spettacolo di prima qualità, indipendentemente da eventuali primati. La presenza di Edwards perché nasconderlo? - autorizza il sogno. Senza scordarsi del gabbiano Sergei che, con un sorrisetto divertito, ricorda a tutti di disporre nella casa di Montecarlo «di un garage molto grosso, dove ci potrebbe stare benissimo anche una seconda Ferrari». Bubka con la sua battuta probabilmente bluffa, perché quest'anno le sue prestazioni non sono state incisive come in altre stagioni. Fa specie scorrere le liste mondiali stagionali e non trovarlo al primo posto. Davanti a lui c'è il ventunenne sudafricano Brits, l'uomo nuovo, che sarà tra gli avversari dell'ucraino sulla pedana del suo record. E visto che si parla di salti, non dimenti¬ chiamo il lungo con due americani (Streete-Thompson e McGhee) che rischiano di essere messi in fila dal cubano Pedroso. Nelle corse è venuto a mancare qualcosa alla velocità, anche se Gwen Torrence è primadonna dello sprint. Peccato non possa concedere la rivincita alla Ottey, dopo averla battuta a Nizza. Due gare, infine, vedranno protagonisti degli italiani. Nei 400 hs Laurent Ottoz deve verificare il lavoro svolto a Bressanone e studiare se le sensazioni che proverà possono proiettarlo anche più il là di una semplice corsia nella finale iridata. A stimolarlo quel Danny Harris tornato protagonista dopo essere stato a lungo «delfino» del mitico Edwin Moses e poi triste vittima della cocaina, dalla quale però ha saputo liberarsi. Infine il lungo femminile con Fiona May-Iapichino alla ricerca di quei 7 metri che, una volta superati, la affrancherebbero da una sorta di incubo e ne farebbero una delle favorite per il podio di Goteborg. Giorgio Barberis Edwards se batterà il record del triplo avrà in premio anche una Ferrari 355 spider

Luoghi citati: Bressanone, Europa, Montecarlo, Nizza, Sestriere