La Lazio alle tv locali «Pagate le interviste»

Sport Nuova fonte d'entrate o bavaglio alle critiche? I Nel ritiro dell'Inter, entusiasti solo i tifosi La Lazio alle tv locali «Pagate le interviste» ROMA. E' finito il tempo dei regali: il calcio professionistico cerca soldi e non li vuole solo da Governo o Coni. Così al patron della Lazio, Sergio Cragnotti, è venuta in mente un'idea: farsi pagare da radio e tv private locali, che sfruttano l'immagine del club con interviste e riprese regolarmente mandate in onda inframmezzate da spot pagati a quelle emittenti. Da oggi il diritto d'immagine si paga, la Lazio non fa più regali. Si tratta, in fondo, dell'uovo di Colombo. La notizia dell'idea di Cragnotti, che il 31 a Tokyo lancerà i suoi pomodori in scatola sul mercato nipponico utilizzando la squadra di Zeman come testimonial, è rimbalzata a Roma dal ritiro giapponese di Kiroro. Accolta inizialmente tra lo scetticismo dei mille operatori dell'emittenza sportiva romana, la bomba è deflagrata quando a confermare la rivoluzione è stato lo stesso presidente Zoff. SuperDino, dal suo 'buon ritiro' versiliano, conferma quasi tutto: «Non ci faremo pagare in denaro, probabilmente. Magari proporremo degli scambi pubblicitari per i marchi del gruppo Cirio di Cragnotti o per la stessa Lazio (prossima all'assorbimento nel gruppo alimentare, ndr). In questi anni abbiamo chiesto collaborazione alle tante voci dell'emittenza privata, lasciando campo libero a tutti. Di questa libertà si è fatto cattivo uso, infangando dirigenti e società senza motivi di cronaca validi. Ora è tempo che le cose cambino. Questo vuole essere il primo passo di una collaborazione, una diversa pianificazione di ingressi, interviste e riprese nel nuovo campo d'allenamento di Formelle Sarà un vero e proprio cambio merce». Zoff sa già che molti anchormen delle tante «radiocurva» romane sono già sul piede di guerra: «Sì, subiremo critiche, ma rispetteremo il diritto di cronaca, anche se a volte certi personaggi sono andati ben oltre. Al rientro della squadra dal Giappone metteremo tutto nero su bianco: avremo regole chiare da rispettare e finiranno gli equivoci, e ci sarà pure un ritorno economico per la società». A venir penalizzate saranno solo radio e tv locali: «Rai e Finivest pagano già per il contratto con la Lega». Da Punta Ala a Roma: l'etere romano si sta già spaccando. L'idea della Lazio non trova solo detrattori. A Michele Plastino, giornalista ed editore radiofonico e televisivo, oltreché vero e proprio guru dell'etere capitolino, l'innovazione piace: «Mi sembra una scelta inevitabile, il vero scandalo era l'utilizzo selvaggio dell'immagine dei club di A per trasmissioni zeppe di pubblicità i cui proventi entravano solo nelle tasche delle emittenti. La Lazio ha tutto il diritto di commercializzare ciò che si guadagna sfruttando la propria immagi¬ ne. Un caposaldo però deve rimanere - avverte l'editore di Talk Radio e direttore della storica trasmissione 'Goal di notte' -, quello del diritto di cronaca. Anche chi non accetta il cambio merce deve avere libero accesso al campo: non avrà però quei servizi speciali assicurati con l'accordo tra emittente e club. E' poco chiaro l'aspetto fiscale: chi fatturerà a chi? La Lazio, la Cirio, o cosa? A me l'idea piace anche perché quattro anni fa ne proposi una simile al presidente della Roma, Viola. Allora, però, si doveva obbedire a diktat politici: concedi a quello perché è amico dell'altro... Ora i tempi sono cambiati e il calcio s'è svegliato». Nettamente contrario, invece, Andrea Sorrentino, conduttore di Radio Incontro: «A me sembra l'ennesimo esempio di cattiva gestione delle relazioni esterne delle società romane. Al Nord tutto quello che succcede nell'etere romano non accade. Forse non è un caso se a Roma si sono vinti solo duo scudetti in 90 anni: dal punto di vista dell'immagine e dei rapporti con i media siamo anni luce indietro rispetto ai grandi club del Nord». Un gap che la Lazio vuole colmare con un «grande balzo». In avanti? Alvaro Moretti Il padrone della Lazio Cragnotti sta usando la squadra anche come testimonial delle sue attività commerciali

Persone citate: Alvaro Moretti, Andrea Sorrentino, Cragnotti, Michele Plastino, Sergio Cragnotti, Zeman, Zoff