Juve torture e rock per lo scudetto-bis

Ventrone, il preparatore atletico, svela i suoi segreti per costruire bianconeri d'acciaio Ventrone, il preparatore atletico, svela i suoi segreti per costruire bianconeri d'acciaio Juve, torture e rock per lo scudetto-bis Tre Tir pieni di macchinari CHATILLON DAL NOSTRO INVIATO L'altoparlante diffonde le inconfondibili note dell'inno della marina americana. Non siamo ad Annapolis ma nel regno di Giampiero Ventrone, il preparatore atletico della Juventus, l'uomo che ha in cura i muscoli di Vialli e compagni. Qui in questo palazzetto dello sport trasformato in palestra, con grandi vetrate sulle colline della Val d'Aosta, il «marine» napoletano ha installato gli attrezzi da lavoro. La prima impressione è choccante, non sembra di essere nel ritiro di una squadra di calcio, ma in un centro specializzato in body building. Ci sono macchine per tutte le esigenze, almeno un centinaio di sofisticati apparecchi per potenziare ogni muscolo. Sono stati necessari tre tir per trasferire da Torino a Chàtillon questa attrezzatura d'avanguardia, il cui valore supera largamente il mezzo miliardo. Ma non c'è da stupirsi. La Juve di Lippi nasce in palestra prima che sul campo. E Ventrone, grande esperto della forza, ogni giorno guida i giocatori a fare un pieno di energie in vista della prossima stagione. Per i nuovi arrivati si è trattato di qualcosa di assolutamente inedito. Ha ammesso Lombardo: «Noi della Samp non sapevamo cosa fosse il lavoro in palestra». Adesso ha capito perché la Juve ha vinto lo scudetto a passo di carica. Al termine della prima settimana di fatica, Ventrone può già stilare un primo bilancio: «Il lavoro duro deve ancora arrivare, ma i risultati finora sono ottimi. I vecchi del gruppo hanno risposto bene al nuovo tipo di preparazione; i nuovi si sono adattati in fretta, senza saltare una sola seduta del programma che avevo previsto per loro. Un discorso a parte merita Sorin. Lui è giovane, ho dovuto studiare un tipo di lavoro che non creasse problemi ad jn fisico ancora acerbo come il suo, soprattutto per la muscolatura delle gambe. Noi crediamo in questo tipo di preparazione e sappiamo che porterà dei benefici e soddisferà le esigenze tattiche di Lippi. Ma il caso di Lombardo deve farci riflettere. Ci vuole maggior cautela, infatti, con chi non ha mai frequentato la palestra». E per questo Ventrone ha studiato programmi di lavoro differenziati, con metodi diversi e carichi ben calibrati. Ha diviso la squadra in quelli che chiama «tre insiemi». Del primo fanno parte i vecchi giocatori che possono ormai sostenere qualsiasi sforzo senza problemi; nel secondo ci sono i nuovi che comunque risultano abili al lavoro; nel terzo quelli che si portano dietro vecchi malanni. Ventrone è arrivato a studiare fino a dodici tipi diversi di addestramento. Sorge un dubbio: fino a che punto la fatica è utile per migliorare la prestazione agonistica o diventa dannosa per il calciatore? Ventrone non crede che il sovraccarico di lavoro possa essere controproducente: «Per uno sport di squadra in cui conta la velocità, lo scatto che ti porta ad arrivare sulla palla un istante prima dell'avversario, il sovraccarico è uno dei cardini. E' falso pensare che ci si appesantisca. Noi quest'anno abbiamo cambiato metodo di lavoro, cercando di ottenere gli stessi risultati attraverso strade diverse. Ma ogni anno le difficoltà devono aumentare. Se l'anno scorso i giocatori correvano il chilometro in 4', ora devono scendere a 3'45". E' sbagliato pensare che nel calcio ci siano del limili. Non è come nell'atletica o nel ciclismo in cui oltre una certa performance non puoi andare. Questa è una disciplina di squadra, le esigenze sono diverse. Quindi ridurre l'impegno resta una pura utopia per una squadra che lotta su tre fronti come la nostra». E per scandire i tempi del lavoro, la musica diventa un elemento indispensabile. Rock metallico, rap e funky. Mentre Ravanelli (che Ventrone definisce una «miniera d'oro») sposta con le gambe pesi da 50 chili, lo accompagnano James Brown, Prince e Jovanotti. Fino ad arrivare all'apoteosi con l'inno della marina americana. «La musica è l'oblio delle pene - conclude Ventrone -, Quando non ne puoi più, ti dà un'ulteriore spinta per continuare». Fabio Vergnano Il preparatore atletico della Juventus Ventrone è soprannominato «marine» per i suoi impegnativi metodi di allenamento: lo vediamo sul campo di Chàtillon mentre segue negli esercizi a terra il neo bianconero Jugovic ed il centrocampista Conte Gianluca Vialli è stato schierato a sorpresa da Lippi nella prima partita di St.-Vincent (contratto)

Luoghi citati: Annapolis, Chatillon, Torino, Val D'aosta