Il regista asini in scena?ma con successo di Sandro Cappelletto
Il regista Il regista «Asini in scena? Ma con successo» VERONA. «Siviglia come Catania? El Pafs ha ragione, ma dimentica di dire che Catania è una città spagnola, ricostruita da architetti spagnoli dopo il terremoto del 1693». Puntualizza e contrattacca, Franco Zeffirelli. Non gli piace soprattutto l'accostamento tra la sua e la Carmen dei fratelli Saura: «Quella sì è troppo folclorica, con le ballerine di flamenco che avevano cinque metri di strascico tra gale e volants, come non si vede nemmeno al Carnevale di Rio o nei Casinò di Las Vegas. Gitane inventate, fasulle». Niente riferimenti a Goya nel¬ le scene, ma un vedutismo italiano di fine Ottocento... •«E che c'entra Goya, a fine Ottocento? Sbagliano loro, come chi ha parlato dell'influsso di altri pittori spagnoli. In quelle scene ci sono i colori di Monet, c'è la Spagna visitata e ritratta da Gustav Dorè: c'è la Francia che scopre, immagina, reinventa la Spagna, esattamente come accade nella musica di Bizet, che a Siviglia non è mai andato». Più vera del vero la Spagna di Carmen, come l'Egitto di Verdi per «Aida»? «Come la Cina di Turandot, il Giappone di Butterfly. Ci mancherebbe altro che un artista si ponesse il problema di essere fedele ad un'immagine esotica o, peggio, ad una convenzione logora». Ma proprio di questo l'accusa il giornale spagnolo, di aver riproposto cavalli, asini, mule, banditi, gitani, sombreros... «Saranno stufi di vedere in giro per il mondo queste spagnolerie e troveranno sempre il modo di banaliz¬ zarle. E' innegabile che ci sia un clima spagnolo, ma stiamo parlando di Carmen, di Escamillo e don José, non di Violetta Valéry a Parigi. Ma non c'è la finzione spagnola: chiara la differenza?». Quella Siviglia adagiata su un pendio come Catania sovrastata dall'Etna, come il Sacromonte di Granada, Egurbide proprio non l'ha digerita... «A me piace il Sacromonte, sarò libero di farci riferimento, spero. E creare l'immagine di una valle è una scelta tecnica obbligatoria, in Arena». E il ballo spagnolo del quarto atto? L'ultima goccia... «Gitani veri, senza riccioli, fiori in bocca e tacchi inventati. Filologia. E poi, dopo un tale successo, non ho altro da aggiungere». «Gran triunfo tambièn para Zeffirelli», conclude El Pais... «Sì? Mi faccia avere l'articolo, per piacere». Sandro Cappelletto
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