Hakan non delude gli Imam di Claudio Giacchino

28 E' il turco ad aprire le segnature del Toro contro i dilettanti del Bressanone Hakan non delude gli Imam «Hanno fatto pregare per me nelle moschee» BRESSANONE DAL NOSTRO INVIATO Il primo gol vero del Toro nella prima vera partita reca la firma di Hakan: un beneaugurante segno del destino? Si vedrà: il turco, autore del centro che apriva la serie delle sette reti rifilate dai granata ai volonterosi dilettanti del Bressanone (2" Categoria) è rimasto, come l'intera squadra titolare, in campo solo un tempo. Non è che abbia fatto cose particolari o entusiasmanti, però bisogna considerare che l'aver partecipato al battesimo granata è già un successo, solo 24 ore prima il ragazzo zoppicava ancora per la dolorosa contusione al ginocchio rimediata venerdì in uno scontro con Sogliano. Difficile giudicare la prestazione di una squadra di A quando l'avversario è inferiore di così tante categorie, inoltre i responsi del calcio di luglio sono sempre ingannevoli, ricchi di illusioni. Pensate che un anno fa, nelle prime partitelle toriniste, aveva impressionato sopra tutti il terzino di fascia sinistra Tosto, a novembre poi ceduto alla Lucchese, e bomber era stato quel Luiso che quando il gioco divenne serio scomparve di scena scendendo anch'egli tra i cadetti, al Pescara. Quindi, cautela con i giudizi e soprattutto le facili lodi entusiastiche: comunque, è piaciuto Cozza. Il talento prestato dal Milan ha mostrato di possedere personalità e un gran tiro: di sicuro è tipo votato all'attacco, contro avversari più autentici si potrà capire se è anche, ed è quello che in questo Toro più dovrebbe servire, bravo nel difendere. Gli altri torinisti, chi più chi meno affaticato dalla preparazione atletica, hanno recitato il copione con impegno, badando maggiormente alla ricerca dell'intesa che alla finalizzazione dell'azione. Un dato positivo: non si sono visti grossi intasamenti a centrocampo, un problema facile a verificarsi quando la controparte non è assolutamente in grado di creare fastidi alla retroguardia con il risultato che questa tende ad avanzare intasando gli spazi. Qua e là, come commenterà poi un soddisfatto Sonetti (ma di questi tempi c'è un condottiero insoddisfatto?) s'è intravisto il gioco dell'anno scorso. E s'è visto un Rizzitelli come fortunatamente non s'è abituati a vedere: cioè, gran divoratore di gol, quattro conclusioni facili facili sprecate: però, il Rizzi è già pimpante. Hakan, dicevamo: tutte le attenzione per lui. Marcato da tal Scibilia, spedizionere, il turco ha segnato dopo 6 minuti controllando di petto un traversone di Milanese e accompagnando in porta il pallone con un tocco di sinistro. Ha corso parecchio, ha ribadito d'essere altruista e molto rapido nello scatto breve, con uno spettacolare colpo di tacco ha smarcato Pelé e al 24' ha centrato l'incro- ciò colpendo di sinistro, di controbalzo, un cross di Rizzi. Ha maldestramente controllato di destro, il suo piede preferito, un comodo assist di Pelé e su un paio di corner ha staccato benissimo, svettando d'una spanna su tutti. Insomma, nulla di particolare e lo stesso giocatore, dopo la doccia, non è parso granché contento sebbene si sia detto «felice d'aver partecipato al debutto stagionale del Torino» e abbia ripetuto quello che sulle sue labbra è un leitmotiv: «Importante è segnare, poco importa chi fa gol». Serio serio ha ascoltato che gli Imam (i sacerdoti musulmani, ndr) hanno esortato la gente a pregare nelle moschee per «il successo italiano del nostro caro amico Hakan», ha risposto che l'essere l'alfiere della sua terra all'estero «è un peso, sì, è davvero un grosso peso il pensiero che non debbo deludere milioni di turchi». Il bomber è religioso, ma essendo un professionista medierà tra le esigenze lavorative e quelle appunto della fede e il Ramadam, durante il quale tra l'altro è proibito mangiare e bere dall'alba al tramonto «lo rispetterò solo nei giorni lontani dalle partite come facevamo, io e i miei compagni, al Galatasaray e mai il rendimento della squadra ne fu compromesso». Claudio Giacchino Sonetti osserva il Toro nel primo test; Pelé (sotto) è già pronto per fare acrobazie e Cozza (in basso) sogna un futuro in granata

Persone citate: Cozza, Luiso, Milanese, Ramadam, Rizzi, Rizzitelli, Scibilia, Sogliano, Sonetti

Luoghi citati: Bressanone