Tokyo un terremoto nell'urna

0,1 5 It 1 £ 1 » « f Il premier socialista perde metà dei voti ma avverte: «Non mi dimetto» Tokyo, un terremoto nell'urna Travolto Murayama, vince il cartello di Destra TOKYO. La coalizione di centrosinistra del premier giapponese Tomiichi Murayama è stata duramente battuta ieri nelle elezioni per la Camera alta o Senato a causa del crollo soprattutto del partito socialista. Ma oggi il primo ministro socialista (71 anni) annuncerà che non si dimette anche se non ha escluso un rimpasto. Il governo conserva la maggioranza nelle due Camere. Vincitrice è la coalizione di destra del Shinshinto, il neonato «partito della nuova frontiera», nato nel dicembre scorso dalle ceneri di nove formazioni conservatrici, alla sua prima esperienza elettorale. Determinante por il suo successo è stato l'apporto in voti e soldi della setta buddbista Soka Gakkai, forte di 8,5 milioni di fedeli. Il capo del Shinshinto, Ichiro Ozawa, ha subito chiesto le dimissioni di Murayama e nuove elezioni. «Murayama ha deluso il popolo. Deve passare la mano. I giapponesi hanno dimostrato voglia di riforme drastiche, e solo noi possiamo farle. Da domani noi ci prepareremo alle elezioni anticipate», ha detto. Ozawa è fautore di un «Giappone normale», cioè anche armato, e chiede la revisione della Costituzione ultrapacifista del Taese. Ieri erano in palio 126 dei 252 seggi della Camera alta, che ogni tre anni viene rinnovata per metà. Essa è la meno importante avendo solo un molo di control- lo sulla Camera bassa. La coalizione si era posta come obiettivo 75 seggi, ma ne ha ottenuti soltanto 65. Il partito socialista puntava a 22, ma ne ha ottenuti 16. Il Sakigake ne ha ottenuti tre, un buon risultato. Il Shinshinto che puntava a 30 ne ha ottenuti 39, mentre i comunisti sono quasi raddoppiati passando da cinque a otto. Per il partito socialista è il peggio» ! risultato della sua storia, un nuovo segno del suo inesorabile declino, accelerato dall'alleanza stretta lo scorso anno con il suo nemico di sempre, il partito liberal-democratico. Molti suoi elettori non hanno evidentemente condiviso i recenti cambiamenti di politica e soprattutto la rinuncia alle sue posizioni pacifiste e populiste. A voltargli le spalle dopo il compromesso coi liberali è stata per prima la potente federazione sindacale «Rengo», già serbatoio prezioso di voti coi suoi nove milioni di iscritti. Contro i liberal-democratici, che detengono il vero potere nel Paese con il controllo della buro¬ crazia di Stato e dei centri nevralgici della finanza e dell'industria, ha giocato il malcontento generale della popolazione per una ripresa economica che ancora stenta ad arrivare, mentre cresce la disoccupazione e il super yen gonfia i prezzi. Tuttavia è stato il partito degli astenuti il vero protagonista di queste consultazioni: 50 dei 97 milioni di elettori non hanno votato. La partecipazione ha registrato il minimo storico con il 43%, a Tokyo poco più del 40. La causa più vicina è stato il caldo che ha spinto molti a preferire il mare alla cabina elettorale. Ma alla base di questo disinteresse sta quel fenomeno che qui chiamano «mutohaso», gli antipartito, cioè quelli che non ne vogliono più sapere dei partiti vecchi e nuovi perché ugualmente corrotti. Parte dei voti degli scontenti si sono riversati sulle donne (ben 19 elette su 124 candidate) e sugli indipendenti (10 eletti su 269), ma il fenomeno non ha ripetuto le dimensioni di aprile quando 11 governatori su 12 sono stati scelti fra gli indipenden¬ ti e il 27% dei consiglieri comunali furono donne. La coalizione è comunque agli sgoccioli. Avrà al massimo altri due-tre mesi di vita. Giusto il tempo per nominare in settembre, come previsto, un nuovo presidente del partito liberal-democratico, destinato a diventare il futuro premier, e poi al voto. Il più agguerrito candidato è Ryutaro Hashimoto, ministro del Commercio estero, accreditato anche lui come un duro che vuole fare del Giappone un Paese normale, cioè armato. (Ansa] 0,1 5 It 1 £ Ti 1 » « f UN GIGANTE MALATO LA BORSA, SEI MESI GIÙ' [Indice Nikkei] 20.000 ■ 18.000 16.000 14.000 M G CROLLANO I CONSUMI [Variazione %] 1,5 £ZZ i r -1,0 £ 7 a 4 5 a *■ 4 6S li. co a= £ O < J O O 1993 1994 1995 ||||f ||||f II premier Murayama e nella foto grande un tabellone del risultati

Persone citate: Ichiro Ozawa, Ozawa, Ryutaro Hashimoto, Tomiichi

Luoghi citati: Giappone, Tokyo