Costanzo, l'acchiappafestival

Costanzo/ l'acchiappafestival Per superare la crisi molte rassegne si affidano ai personaggi televisivi Costanzo/ l'acchiappafestival E Sorrento nomina Massimo Ranieri direttore ROMA. Per stimolare l'interesse del pubblico e per superare la crisi economica che quest'anno travaglia i festival estivi (la rassegna cinematografica di Taormina, quella del Teatro Antico ridotta a tre giorni: 28-30 luglio) si rincorrono «testimonial» familiari tra i telespettatori. Al GiffoniFilmFestival c'è Mara Venier, all'Estate Catanese Franco Battiato, a Palermo di Scena Pino Caruso, alla Rassegna Teatrale di Sorrento Massimo Ranieri e il cartellone della XVI edizione di «Benevento - Città spettacolo» l'ha fatto Maurizio Costanzo, per la prima volta nei panni di direttore artistico. «Certamente - dice Costanzo noi ci mettiamo più entusiasmo rispetto ai burocrati del teatro. Mi ha affascinato Benevento, una città di 66 mila abitanti con sei spazi teatrali. E' forse la città più teatrale d'Italia. Benevento dovrebbe diventare un parco protetto vista la disattenzione che c'è nel nostro Paese nei confronti del teatro. Siamo l'unica nazione dell'Europa occidentale che ha smantellato il ministero dello Spettacolo. Per nove giorni, dal 9 al 17 settembre, vogliamo che la città viva il massimo della sua potenzialità culturale». L'edizione '95 di «Benevento Città spettacolo», prevede teatro, cinema, concerti, danza, mostre: il tutto unificato dal titolo «Nel nome del padre e della madre». «Questo tema - sottolinea Costanzo - significa attenzione ai valori forti della tradizione, al passaggio da una generazione all'altra. Ritengo che col teatro si possano ricuperare quelle emozioni e quei sentimenti che le immagini violente dei telegiornali ci fanno ogni sera apparire indifferenti». Il programma sarà aperto da un prologo «d'onore» affidato a Turi Ferro. Seguirà «Pensieri miei» con Luca De Filippo e Angela Pagano che reciteranno testi di Eduardo. Ci sarà «Oberon» di Ugo Chiti, che riporta in scena dopo sette anni Pupella Maggio nel difficile ruolo di una madre in lotta con se stessa per accettare di amare il figlio omosessuale (interpretato da Luca Lionello). Piera degli Esposti, Carlo Cecchi, Pier Paolo Caponi, Laura Fo, gli attori della Compagnia di Benevento, e quelli della Cooperativa «La Sfinge» sono i protagonisti di altri cinque spettacoli. Completa la rassegna Lino Banfi, che si ci¬ menta con la regia di Chérif in un testo drammatico, «Destro della beata Vergine» di Antonio Tarantino. Non manca la novità stravagante. E' L'Agriteatro di Ugo Gregoretti: collage di esibizioni teatrali ispirate al mondo agricolo e ambientate in una piazza trasformata in un presepe agri-zootecnico. Un'indisposizione ha impedito a Massimo Ranieri di presentare ieri il cartellone della decima Rassegna Teatrale Città di Sorrento. La manifestazione (2 agosto-9 settembre) porterà alla «Villa Fiorentino» Michele Placido con «Uno sguardo dal ponte», Enrico Montesano con «Drizziamo le antenne», Giorgio Albertazzi con «Memorie di Adriano», Flavio Bucci con «Uno, nessuno e centomila», una «Soirée Viviani», «La vedova allegra», un paio di balletti, lo spettacolo «Tzigari» della Nuova Compagnia di Canto Popolare e un gala con Ranieri. Dal '96 torneranno gli «Incontri cinematografici», ma saranno biennali. Ernesto Baldo SUB Il giornalista vuole usare il teatro «contro l'indifferenza che nasce dai tg» Maurizio Costanzo trasformerà Lino Banfi in attore drammatico