L'addio del piccolo Marco al padre morto al Tour
L'addio del piccolo Marco al padre morto al Tour Como: da Merckx a Hinault, tanti ex campioni in lacrime ai funerali del ciclista vittima di un incidente in corsa L'addio del piccolo Marco al padre morto al Tour In chiesa, con la moglie di Cosartela, anche il figlio di 2 mesi COMO. E' stato un addio straziante quello che 6000 persone hanno dato ieri a Fabio Casartelli, morto martedì lungo le strade del Taur_d_e France. Tanta gente. Troppa per la parrocchia di Albese con Cassano, il paese del Comasco in cui il ciclista viveva. Numerosissimi coloro che sono rimasti all'esterno della chiesa: hanno seguito il rito funebre attraverso gli altoparlanti, ma non sono però stati partecipi del momento più coinvolgente della cerimonia. E' stato quando, terminata la messa, in chiesa hanno portato Marco, il figlio di Fabio Casartelli. Un bimbo di 2 mesi che il padre ha visto una sola volta. Lo hanno dato alla mamma, Annalisa. La giovane donna ha stretto a sé il figlioletto e si è poi avvicinata alla bara. A quel gesto, la folla ha risposto con un lungo, caloroso applauso, ma quasi tutti si sono anche messi a piangere. C'è chi ha cercato di mascherare il pianto asciugandosi le lacrime, chi invece ha singhiozzato senza nasconderai. E fra questi anche Jean-Claude Killy, Eddy Merckx, Bernard Hinault. Tre grandi campioni del passato che con la loro presenza hanno voluto testimoniare la partecipazione del mondo dello sport a un dramma che ha coinvolto l'opinione pubblica internazionale. Ha pianto a dirotto anche Fiorenzo Magni, antico campione del pedale. Hanno pianto anche Felice Gimondi e Jim Ochowicz, direttore sportivo della Motorola, società per la quale Fabio Casartelli correva. Commossi Mario Pescante, presidente del Coni, e Alfredo Martini, commissario tecnico della Federazione ciclistica italiana, che ieri ad Albese con Cassano era rappresentata dal suo nuovo presidente Raffaele Carlesso. Nomi e volti noti. Ma anche volti anonimi, tanti, tantissimi, lungo i 600 metri che separano la casa di Fabio Casartelli, da dove si è mosso il corteo funebre, alla parrocchia. E la gente ha risposto ancora con ap¬ plausi al passare della bara del ciclista portata a spalle dai cugini e preceduta da tante corone. Dietro la bara, Annalisa, giovane sposa di Fabio Casartelli, i genitori, papà Sergio e mamma Rossana, e poi i parenti più stretti. Non c'era nonna Adelina. E' rimasta a casa, accanto a Marco, il pronipote, fino a quando il bambino è stato portato in chiesa e quindi al cimitero, dove Fabio è stato sepolto nella terra. I personaggi noti, visibilmente commossi, hanno preferito dire solo poche parole. Così Jean-Claude Killy, tre titoli olimpionici nello sci, rappresentante francese del Ciò (Comitato internazionale olimpico): «Oggi il Tour ha fatto tappa ad Albese con Cassano»; ma anche Bernard Hinault («Le parole davanti a un dramma come questo non hanno valore») o Eddy Merckx: «Essere qui in questo paese per un appuntamento così drammatico era per me un dovere». II rito funebre è stato concelebrato da don Renato Bottiani, par- roco di Albese, da don Carlo Giussani, l'anziano sacerdote che ha visto crescere Fabio, e da monsignor Giampiero Cornelli, assistente spirituale degli sportivi professionisti, inviato dal cardinale Carlo Maria Martini. Don Bottiani durante il rito funebre ha posto l'accento sulla figura di Fabio, così come lo conoscevano in paese. Il sacerdote infatti ha proposto l'immagine del padre che aspettava con ansia la fine del Tour de France per il battesimo del figlio. Monsignor Cornelli ha parlato di «un evento sconcertante che ha suscitato un cordoglio universale, plebiscitario perché Fabio godeva di grande stima e perché lo sportivo alimenta la fantasia dei tifosi, un esempio quindi da seguire». Per monsignor Cornelli il gesto dei ciclisti al Tour de France dopo la morte di Casartelli è stato «esemplare e toccante, un mesto corteo che ha cancellato ogni motivo di polemica sorta dopo i festeggiamenti del giorno prima». Marco Marcili Oltre seimila persone hanno seguito il corteo funebre La bara di Casartelli portata dai familiari durante la cerimonia di ieri
Luoghi citati: Albese Con Cassano, Como
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