«I tagli? Falso in bilancio»

«I tagli? Falso in bilancio» «I tagli? Falso in bilancio» Tremonti critica Dini sulla spesa pubblica LA POLEMICA E DEBITI m TORINO ■governo Dini ha messo la sua ■ma sotto un vero e proprio falso in bilancio: il calcolo di una riduzione della spesa pubblica di diecimila miliardi, fatto nel febbraio scorso. Incredibile: ormai non c'è più limite alla disinvoltura. Si è arrivati al punto da passare direttamente allo stock del debito pubblico voci di spesa corrente senza neanche farle transitare dal deficit». E' sferzante Giulio Tremonti contro il suo ex collega di governo Lamberto Dini. Il ministro delle Finanze del governo Berlusconi non risparmia critiche e affonda i colpi: «La riforma delle pensioni è un bluff, è basata sul futuro prelievo fiscale, non garantisce alcun riequilibrio dei conti pubblici prima del 2013 e non dà alcuna affidabilità al sistema previdenziale». La platea di Tremonti è affollata di giovani imprenditori torinesi, riuniti il 18 luglio a festeggiare la «Giornata della libertà econo- mica», cioè quel momento nel quale l'impresa smette di «lavorare per l'erario» e «comincia finalmente a lavorare per sé». Ed è una platea tutta schierata con Tremonti. Questo governo - è la tesi del tributarista - ha rinnegato i programmi di riforme strutturali che avevano ispirato l'azione dello stesso Dini nel precedente ministero. «Avevamo promesso che non ci sarebbero state più stangate fiscali, ed oggi si toma a fare manovre correttive dal peso pari a quello delle grandi imposte statali». «La riforma delle pensioni, secondo noi, è finita in gloria. E la riforma fiscale è stata abbandonata. Avevamo concordato, anche con Dini, tre direttrici per il nuovo fisco: dal centro alla periferia, dalle imposte dirette a quelle indirette e dal complicato al semplice. Ebbene: sul federalismo c'è l'indietro tutta, l'Iva è stata rialzata senza però ridurre le imposte dirette e il decreto sulla semplificazioni è di una complicazione incredibile...». E allora? Agli imprenditori che glielo chiedono - ed al collega tributarista Gianni Marongiu, co-relatore, che pure attacca l'attuale sistema fiscale ma certamente da un punto di vista politico-culturale diverso - l'ex ministro (ed aspirante futuro ministro) Tremonti rilancia il progetto del federalismo, il suo «Libro bianco sulla riforma fiscale», con uno slogan nuovo: «Fatti gli italiani, bisogna rifare l'Italia». Come dire: togliere potere di spesa al centro, ridarlo - realmente - agli enti locali. «Non crederò mai a un progetto federalista fatto da un romano», maligna poi sui propositi dell'attuale ministro Fantozzi. «Non era proprio lui a sostenere che le tasse in Italia sono solo 40, e non 200, come invece accusavamo noi? E allora come fa, oggi, a promettere che ne eliminerà 60?». [s. lue] Giulio Tremonti ex ministro delle Finanze del governo Berlusconi spara a zero sulle scelte dell'attuale governo »

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