«Pavarotti non regge un'opera» di Armando Caruso

Salisburgo: accuse Salisburgo: accuse «Pavarotti non regge un'opera» Pavarotti SALISBURGO. Gerard Mortier, direttore del Festival estivo di Salisburgo deve avere il dente avvelenato con gli artisti italiani. Adesso se la prende anche con Luciano Pavarotti, e non si capisce bene perché. Sentenzia: «La sua voce non regge più l'opera». E per condire le sue personalissime convinzioni rilascia addirittura un'intervista all'illustrato settimanale «Sz-Magazin» dell'autorevole quotidiano «Sueddeutsche Zeitung». Mortier da qualche tempo non dà pace al celebre tenore sessantenne. «Ma chi glielo fa fare» sostengono alcuni musicisti di Salisburgo, notoriamente fans del tenore modenese. E un flautista, che Però vuol mantenersi nelombra, spara maligno: «Pensasse ai festival suoi anziché dare addosso agli illustri ospiti. Sarebbe tanto meglio se risolvesse qualcuno dei suoi problemucci, perché alla fin fine questo Festival estivo di Salisburgo non brilla certo per genialità». Beghe di famiglia: tra sali sburghesi. Nell'aprile di due anni fa Mortier aveva sibilato velenoso: «Per Pavarotti in questo momento non c'è nessun ruolo adatto nelle cose che facciamo da noi. A Domingo non ho propostro il millesimo "Otello*, ma T'Edipo Re" di Stravinskij. Mi ha risposto che non ha tempo di studiare». Quindi, una stilettata alla Scala: «Per due "Don Carlo" e due "Requiem" voleva ben 470 milioni. Salisburgo non può permettersi di pagare più di cento milioni a spettacolo». E contro Pavarotti ieri ha rincarato la dose: «Volete proprio che vi dica che tra un concerto di Tina Turner e un'opera di Pavarotti preferirei assistere ad uno show della cantante americana?». Ma perché? gli è stato chiesto. E lui, serafico: «Perché la Turner è onesta. Trasmette ciò che canta senza artifìci. Quando Pavarotti canta "O sole mio"si propone come un grande artista e grande artista non è. Con un'aggravante: se a Luciano diciamo non sei un cantante d'opera, tu fai dell'entertainment, lui si offende». Che gli avrà fatto mai Pavarotti? Mistero. Mortier polemizza con costanza: il 19 maggio dell'anno scorso ha dato del dittatore a Claudio Abbado e ha minacciato di andarsene da Salisburgo «Adesso basta». Era stata qua si una dichiarazione di guerra nei confronti del direttore d'orchestra. «Il Festival estivo non si lascerà dettare il prò gramma da Berlino», aveva ri Ferito ad alcuni amici fidati: inequivocabile il riferimento al «potere che Abbado detiene con i suoi Berliner». Mortier non ha neppure «trascurato» Riccardo Muti per via di «quel diritto» alla Traviata nel 1996, meno co stosa, in luogo dell'Otello che invece dovrebbe dirigere Ab bado per Pasqua. Ma il vele noso Mortier giura che non ci sarà mai un «Otello» né in estate né a Pasqua. Non ci si crederebbe, ma il direttore artistico del festival di Salisburgo non deve aver altro a cui pensare. Armando Caruso Pavarotti

Luoghi citati: Berlino, Salisburgo