Ai tifosi piace poco Io Juventus blindata

Ai tifosi piace poco Io Juventus blindata Bianconeri a Chàtillon con qualche polemica Ai tifosi piace poco Io Juventus blindata CHÀTILLON. Ore 13,10, l'attesa è finita. Duecento tifosi si agitano, raccolgono macchine fotografiche e cineprese, sistemano sciarpe e maglie. Arriva la Juventus, nel ritiro estivo di Chàtillon. Il pullman grigio e nero è entrato nel parcheggio della scuola alberghiera, tra una gran ressa di tifosi arrivati da tutta Italia, dal Belgio e dalla Svizzera. Un ritiro «blindato» che non piace ai fans, ma che farà felice Marcello Lippi. «Mister scudetto» insiste sulla necessità di lasciar lavorare tranquilli i bianconeri. L'attesa per l'arrivo della Juventus, attorno a quella sorta di «Fort Knox» che appare da oggi la scuola alberghiera, è cominciata presto. Già alle 9,30 i primi fedelissimi bianconeri erano davanti al cancello della scuola alberghiera, sotto il controllo attento dei carabinieri. Un'attesa consumata tra discussioni, lettura dei quotidiani sportivi, foto ricordo. Una situazione ben diversa rispetto a quella dei quasi 100 volontari che a Chàtillon stanno lavorando da giorni per l'«Operazione Juventus». Ieri mattina hanno ultimato i preparativi, tutto era pronto nei dettagli per accogliere i campioni d'Italia. Il primo a scendere dal pullman è stato Marocchi, salutato da un applauso. Dietro di lui, Lippi. E l'entusiasmo dei tifosi ó aumentato, per poi diventare un boato quando è comparso Vialli. Il bomber della Juve ha salutato i tifosi con una timida alzata di mano, allontanandosi poi verso la hall della scuola alberghiera. A ricevere la comitiva bianconera c'erano le autorità regionali della Vallèe e il sindaco di Chàtillon Roberto Oggiani. Alle 13,30 tutti a tavola, per il pranzo preparato e servito dagli allievi della scuola alberghiera. Una curiosità: il pasto, su ordine dello staff medico, dovrà essere sempre consumato in 20 minuti. I giocatori si sono poi fermati al bancone del bar per qualche minuto, quindi gran parte di loro è salita nelle camere. Nella hall sono rimasti in pochi a chiacchierare, tra questi Vialli. Alle 16,30 primi test atletici a porte chiuse, nel vicino campo «Ernesto Brunod». Si è trattano di un allenamento che ha avuto il sapore di una prima verifica post vacanze, in attesa di cominciare oggi la preparazione atletica vera e propria. I bianconeri scenderanno in campo dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Il pubblico potrà assistere agli allenamenti dei campioni pagando però il biglietto d'ingresso: 3000 lire ogni volta, senza possibilità di abbonamenti. Un fatto che non è piaciuto ai tifosi: «E' un ritiro blindato - hanno detto dei fans veneti e lombardi - e poi ci fanno anche pagare l'ingresso. Ci avevano provato anche in Svizzera, dopo tre giorni hanno smesso e ci hanno anche restituito i soldi». La Juventus resterà in Valle fino al 2 agosto. Allo stadio «Perucca» di Saint-Vincent giocherà domenica alle 18 contro una rappresentativa valdostana. Martedì ci sarà invece un triangolare con Saint-VincentA Chàtillon e Aosta, sempre al «Perucca». I biglietti d'ingresso per gli allenamenti sono in vendita in due tensostrutture allestite a 100 metri dal campo sportivo. Raggiungere la zona non è difficile: dal casello autostradale di Saint-Vincent/Chàtillon, si svolta a sinistra verso la via centrale, fino al bivio per lo stadio. Ma i bianconeri, come detto, saranno quasi invisibili. Dalla scuola alberghiera accedono direttamente al parco destinato ai percorsi atletici. Tramite una scala salgono subito nel palasport, da cui, attraverso un tunnel, entrano nel campo sportivo. I contatti con i tifosi, quindi, saranno praticamente inesistenti. Stefano Sergi La stagione della Juventus è appena cominciata al pari della caccia all'autografo dei tifosi: nella foto ecco un sorridente Fabrizio Ravanelli impegnato a soddisfare le prime richieste dei supporterà bianconeri

Luoghi citati: Aosta, Belgio, Italia, Saint-vincent, Svizzera