«La giornata ai seggi era strapagata»

«La giornata ai seggi era strapagata» Aderiscono in 30 a Leinì in polemica con Roma che «fa tagli indiscriminati e stanzia fondi con leggerezza» «La giornata ai seggi era strapagata» Presidenti e scrutatori «restituiscono» il denaro «Se lo Stato sbaglia è dovere dei cittadini contribuire a correggere gli errori, anche quando vanno a loro vantaggio». Per questo motivo, a Leinì, un gruppo di presidenti, scrutatori e segretari di seggio negli ultimi referendum ha deciso di restituire parte del compenso ricevuto. «Perché lo riteniamo eccessivo» spiegano i promotori dell'insolita iniziativa riuniti nel «Comitato 11 giugno». Una provocazione tesa a polemizzare con «uno Stato che opera tagli finanziari e stanzia fondi con troppa leggerezza». La cifra raccolta sarà devoluta alla scuola elementare «Anna Frank» e alla scuola media «Carlo Casalegno» di Leinì. Non una donazione a caso, nemmeno un'opera di beneficenza, ma un finanziamento a una struttura pubblica, laddove dovrebbe provvedere lo Stato. Solo a Leinì per le operazioni di spoglio la collettività ha dovuto sborsare 80 milioni, esclusi i costi di materiale e gli straordinari degli impiegati comunali. «La quota fissa del compenso spiega Ezio Navigli, tra i promo¬ tori dell'iniziativa - cresce con il crescere del numero delle schede referendarie. Così per un giorno e una notte di lavoro i presidenti hanno guadagnato 840 mila lire, gli altri 568 mila lire: cifra esagerata a nostro avviso». Delle 130 persone impegnate nei seggi l'I 1 giugno, una trentina ha aderito alla protesta, offrendo il 10 per cento del proprio compenso che ha permesso di raccogliere poco più di 2 milioni. Serviranno a comprare materiale didattico per bambini portatori di handicap iscritti alle due scuole leinicesi. «La critica - dice Laura Beltramo, 27 anni, presidente di seggio - non è nei confronti del referendum. Nessuno di noi ritiene superflua la spesa elettorale in sé. La denuncia riguarda la mancanza di razionalità con la quale spesso lo Stato si muove. Invece di stabilire un tetto massimo per i compensi, ha seguito alla lettera la nonna secondo la quale ogni scheda in più aumenta la retribuzione. E' nata in noi l'esigenza di una riflessione comune che ci ha portati all'autotassa- zione». Tutti gli addetti ai seggi sono stati convocati tramite volantino a prendere parte al confronto. Non tutti, però, hanno aderito al comitato. «Mi sembra una provocazione - commenta Vania Gobetti, 33 anni, presidente di seggio - sterile e fine a se stessa. Ho partecipato agli incontri e la discussio¬ ne è stata accesa: non credo di essere in debito con il governo. Anzi, per una volta, sono ben contenta di potermi tenere tutto ciò che mi è concesso». Al sindaco di Leinì, Nevio Coral, il comitato ha chiesto di fare da garante dell'iniziativa, affinché nessun dubbio potesse sorgere sulla sua trasparenza. «Ho accettato ben volentieri - dice Coral - e approvo la decisione di questi cittadini». Un gesto libero da rivendicazioni partitiche - assicurano i membri del comitato -, spinto solamente dalla loro coscienza civica: «Ci piacerebbe essere di esempio». Carlotta Oddone Ezio Navigli è tra i promotori dell'iniziativa che ha permesso di raccogliere due milioni devoluti alle scuole di Leini Laura Beltramo 27 anni «Se lo Stato sbaglia è dovere del cittadino correggerlo anche se l'errore va a suo vantaggio»

Persone citate: Anna Frank, Carlo Casalegno, Carlotta Oddone Ezio Navigli, Ezio Navigli, Gobetti, Laura Beltramo, Nevio Coral

Luoghi citati: Leini, Roma