Hai bisogno d'aiuto? Chiama l'autobus di Emanuela Minucci

Hai bisogno d'aiuto? Chiama l'autobus SULLE STRADE A RISCHIO Modificato il regolamento: ora i passeggeri possono salire anche lontano dalla fermata Hai bisogno d'aiuto? Chiama l'autobus L'Atm: provvedimento contro le possibili violenze Chiunque si sente in pericolo può chiedere di salire Non chiamateli autobus. I mille mezzi Atm che s'aggirano in città, da circa sette giorni si sono aggiudicati una «i» in più. Quella che li trasforma in «aiuto-bus». Si, perché rispetto all'8 marzo scorso, quando la direzione di corso Turati promise alle donne torinesi un bus «anti-stupro», l'Atm ne ha fatta di strada: almeno sulle rotaie della civiltà. Come? Prendendo carta e penna e modificando (prima azienda di trasporti in Italia) il regolamento che impone agli autisti di far salire i passeggeri - per ragioni di sicurezza - soltanto di fronte alla palina. E così, da lunedì scorso a Torino è nata la «fermata a richiesta»; d'ora in poi, chiunque si trovi in pericolo potrà - con un solo cenno del braccio - richiamare l'attenzione del conducente e ottenere che l'autobus vada in suo «soccorso». «Altro che bus anti-stupro - spiegano soddisfatti all'Atm - i nostri mezzi su gomma da qualche giorno si possono definire anti-rapina, anti-malore, insomma, anti-tutto». Il diret- tore Atm Giovanni Fava scende in dettagli: «Vorremmo che i cittadini identificassero quelle macchie arancioni che corrispondono ai nostri autobus, con una specie di pronto intervento su quattro ruote. E visto che ogni nostro mezzo è collegato con la centrale e poi ancora con la polizia, siamo certi di poter garantire un buon servizio ai cittadini». I risultati della prima settimana, in effetti, sono positivi: martedì scorso la navetta del 60 che collega Torino a Borgaro ha fatto il suo primo blitz antimolestie: due ragazze inseguite da un uomo a bordo di una Porsche hanno richiamato l'atten¬ zione dell'autista e, grazie alla nuova regola, sono state accolte sul mezzo «fuori fermata». Ma non è finita lì: il conducente ha avvertito via radio la centrale di corso Turati e in dieci minuti i carabinieri avevano già bloccato l'uomo. Episodio analogo, due giorni fa, in piazza Gran Madre al ca¬ polinea del 13: una ragazzina ha chiesto di salire sull'autobus quando il mezzo era già partito (quasi nel bel mezzo di corso Casale). Motivo: due coetanei in motorino non la lasciavano in pace. Lei ha alzato una mano e l'incubo è finito. Emanuela Minucci Per tram e bus un nuovo regolamento, anche per le fermate

Persone citate: Giovanni Fava

Luoghi citati: Borgaro, Italia, Torino