«E' un'ingiustizia, ricorreremo al Tar»

«E} un'ingiustizia, ricorreremo al far» STUDENTI DEL PYRAMID «E} un'ingiustizia, ricorreremo al far» Non accettano il responso gli 11 respinti (su 32) del liceo linguistico legalmente riconosciuto Pyramid, via Passo Buole a Mirafiori. Rosanna Esposito e la mamma Liliana dicono che, insieme agli altri, farano ricorso al Tar. Rosanna, seconda bocciatura consecutiva alla maturità: «Sono stata ammessa con "discreto", l'esame è andato bene, quella commissione è stata troppo severa». Contestati anche i voti. «Troppo bassi, non rispecchiano il nostro curriculum scolastico» spiega Carmen Casella che ha avuto soltanto «36». La difende il padre: «Chiederò al Tar di poter vedere i compiti. Mia figlia ha sempre avuto voti fra il 7 e l'8. Altri, meno bravi di lei, hanno ottenuto un giudizio migliore». Uno smacco reso più duro dal fatto che un anno di studio costa alle famiglie circa 6 milioni. Libri esclusi. Che cosa dice la scuola? Una gentile addetta della segreteria commenta: «C'è chi è venuto qui a fare una piazzata. Le commissioni bocciano i più deboli. Se avessero voluto avrebbero potuto chiudere un occhio... D'altra parte è un esame di Stato, i ragazzi devono pur capire. I voti sono bassi, ma c'è stato un "44" e perfino un "58"». Sono proprio così severi quei docenti che invece hanno promosso tutti i candidati del linguistico S. Anna, altro istituto legalmente riconosciuto abbinato al Pyramid?

Persone citate: Carmen Casella, Libri, Rosanna Esposito