Prezzi sempre più «caldi» Gli esperti prevedono il 6%

Prezzi sempre più «caldi» Gli esperti prevedono il 6% LA ROULETTE DELL'INFLAZIONE Prezzi sempre più «caldi» Gli esperti prevedono il 6% EROMA STATE calda anche per l'inflazione. Il tasso tendenziale dei prezzi al consumo di luglio sembra aggirarsi tra il 5,9% e il 6%, determinato da una variazione mensile dello 0,4%-0,5%. Dovrebbe essere questo l'annuncio dell'Istat, venerdì prossimo, se le previsioni dei maggiori istituti di ricerca, banche d'affari e società di analisi sono azzeccate. Dunque un nuovo, seppur ridotto, aumento rispetto a giugno, quando l'Istat rilevò incrementi rispettivi del 5,8% e 0,5%. Sarebbe la conferma di una dinamica tendenziale estiva superiore al 6%, come prevedono esperti più pessimisti per agosto e settembre - tra cui la Confcommercio - soprattutto a causa dei prezzi all'origine (alla produzione e all'ingrosso). Ma in questo caso, con funzione di «raffreddamento», potrebbe arrivare un nuovo rialzo dei tassi da parte della Banca d'Italia (ne è convinto, José Luis Alzolà, economista della Salomon Brothers: «entro i prossimi due mesi»). Ottimisti e pessimisti valutano ovviamente in modo differenziato le dinamiche inflazionistiche. La direttrice dell'Ire, Pia Saraceno, è tra chi attende notizie positive sui fattori che giocano a favore del rallentamento dell'inflazione: la stabilizzazione del cambio, dei prezzi delle materie prime e il contenimento del costo del lavoro. Ma non esclude qualche sorpresa dalle speculazioni nei settori sotto pressione dal lato della domanda, come ad esempio i servizi legati al turismo. Sono vicine le previsioni di due istituti di credito. Il Credito Ita¬ liano stima un indice del 5,9%6,% come pure la Banca Commerciale (il responsabile dell'ufficio economico, Marco Ratti, ritiene possibile che si scenda «appena sotto il 6%» a fine anno e che comunque la politica monetaria sia più restrittiva nei prossimi mesi). Dall'osservatorio di Prometeia, Paolo Onofri, con una stima dello 0,5%-6,%, invita a tenere in considerazione la stabilizzazione dell'andamento mensile (che resterebbe invariato sullo 0,5% di giugno): «E' un primo segnale - dice - che l'inflazione è sotto controllo e non in ulteriore fase di accelerazione». Alla Deutsche Bank le previsioni della vigilia indicano incrementi dello 0,3%-5,9%, menzionando, tra i fattori positivi, oltre alla stabilizzazione della lira nella fascia 1.150-1.190 sul marco e al calo dei prezzi delle materie prime, la buona performance dei prodotti alimentari e del prezzo della benzina in calo. Ma si aspetta qualche incognita dalla revisione trimestrale degli affitti. Gli economisti della banca d'affari statunitense JP Morgan temono invece riflessi indesiderati dall'aumento delle polizze assicurative auto, pur convinti che a fine anno il tasso medio si attesti al 5,5/5,6%. La Confcommercio ha una visione un po' più pessimista. Il vicesegretario generale, Aldo Diamanti: «Nei prossimi due-tre mesi purtroppo vi sarà lo sfondamento del muro del 6% con un prevedibile e sperabile recupero nell'ultima parte dell'anno, quando dovrebbe diminuire la pressione dei prezzi alla produzione», [st. e]

Persone citate: Aldo Diamanti, José Luis Alzolà, Marco Ratti, Paolo Onofri, Saraceno