« E' Gonzàlez il mandante dei killer di Stato »
« Ora rischia rincriminazione per strage. E un giornale incalza: «Ha una figlia segreta» « W Gonzàlez il mandante dei killer di Sfato » Ex 007pentiti accusano il premier per la caccia alVEta MADRID NOSTRO SERVIZIO Ha le ore contate il misterioso «Seiior X», il cervello che diresse il terrorismo di Stato dei «Gal» (mercenari francesi e portoghesi che uccisero dall'83 all'87, su ordine del ministero dell'Interno 26 membri della banda armata basca Età in Francia), forse il più grave, almeno penalmente, degli scandali dell'amministrazione Gonzàlez. Dopo il pentimento, nel dicembre scorso, di Amedo e Dominguez, due superpoliziotti che portarono in cella 12 alti funzionari dell'Antiterrorismo, ora hanno cominciato a collaborare con i giudici sette imputati. Il «Senor X», secondo indiscrezioni, sarebbe un superiore dell'allora ministro dell'Interno Barrionuevo e cioè o l'allora vicepresidente Alfonso Guerra o lo stesso premier Felipe Gonzàlez, che potrebbero essere imputati dal giudice istruttore, tra l'altro, di banda armata, omicidio plurimo e ssquestro di persona. Le confessioni dei sette, l'ultimo terremoto che scuote il governo socialista, confermano non solo le rivelazioni di Amedo e Dominguez, ma pure le confessioni di Roldan, l'ex capo della «Guardia Civil» ora in carcere per aver intascato tangenti miliardarie sull'edilizia dell'Arma e buona parte dei fondi neri del ministero dell'Interno con il pretesto della lotta contro l'Età. Il primo è stato Miguel Fianchitelo, all'epoca capo del commissariato di Bilbao, il superiore diretto di Amedo e Dominguez. Poi è stata la volta di altri quattro super 007, di Julian Sancristobal, ex numero due del ministero dell'Interno (che quando venne arrestato, fra l'altro con l'imputazione di aver personalmente stilato un comunicato dei «Gal», giurò la sua innocenza e parlò di una congiura «ordita contro il capo del governo»), di Francisco Alvarez, ex capo del Comando Unico della lotta antiterrorista. Tra i pezzi da novanta imputati che, per il momento, non «cantano», c'è rimasto solo Rafael Vera (rilasciato venerdì scorso su cauzione di 2,5 miliardi di lire, pagati dal psoe), che sostituì Sancristobal al ministero, diventando miliardario. Stando a quanto hanno affermato (l'istruttoria, benché sia filtrata, è ancora ufficialmente segreta) dai loro avvocati, le ragioni sarebbero che i sette si sono sentiti «mollati» dal governo, che fino a poco tempo fa li aveva difesi. A Planchuelo (l'unico in galera, insieme a Sancristobal; gli altri sono tutti usciti su cauzione), ad esempio, hanno ritirato lo stipendio e la sua famiglia, senza una peseta, sta per essere sfrattata. Sancristobal ha riconosciuto di aver organizzato i «Gal», di aver «operato» su ordine di Barrionuevo, che l'ex ministro dell'Interno «non era il capo del Gal», e che tutti i pezzi grossi si spartivano i fondi neri. Ma le loro ragioni potrebbero essere altre. Gonzàlez scioglierà le Camere al massimo in marzo o aprile e il tempo per cercare una «mediazione» con il governo è po¬ chissimo. Non a caso, i loro avvocati chiedono una legge simile a quella che in Argentina assolse i militari responsabili della «guerra sucia» e dei «desaparecidos», una specie di «Punto final» alla spagnola. Barrionuevo smentisce categoricamente. La stampa e i partiti dell'opposizione chiedono la testa di Gonzàlez, che lunedì «Epoca», rivelando uno dei tanti dossier die circolano per Madrid, indica come possibile socio di una misteriosa società panamense ed addirittura padre di una figlia segreta. Ieri il premier ha smentito tutte le accuse: «Io non ho mai organizzato i "Gal". Non si potrà mai provare un coinvolgimento del governo in questo affaire perché non c'è stato. Cercano sempre di implicarmi in scandali, persino in business. Io ho la coscienza tranquilla. Non ho mai fatto business, né in Spagna, né fuori. Il mio unico patrimonio è una casa con un'ipoteca». Gian Antonio Orìghi li premier Felipe Gonzàlez si è difeso «Nessuna illegalità nel mio governo»
Luoghi citati: Bilbao, Francia, Madrid, Planchuelo, Sancristobal, Spagna
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Partigiani
- EUROFESTIVAL
- Il divorzio, perbacco, il divorzio
- La truffa Iva sulle auto i Canonica e le gomme
- Premio teatrale
- ENERGIA L'Enea guarda al «nucleare sicuro»
- Mikhail Gorbaciov
- Scorie, i rischi del lago
- Grazie Juve, grazie Brady
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy