E un uomo d'effetto di Carlo Grande

LE ALPI DI A colloquio con Carlo Rambaldi «padre» di personaggi da film come E.T. E' un uomo d'effetto Creature di plastica e metallo La sua prima creatura fu il drago fiammeggiante di «Sigfrido», film mitologico girato nel lontano 1957. Molti anni dopo vennero gli Oscar per «King Kong», «Alien» e «E.T.». Carlo Rambaldi, il mago degli «effetti speciali», qualche giorno fa ha incontrato gli ammiratori torinesi a «Experimenta», dove gli è stato dedicato un intero padiglione. Al cinema, Rambaldi è giunto per caso, arrivando a Roma da Ferrara. La sua vocazione artistica di pittore e scultore è stata decisiva: «Facevo sculture mobili, mi chiesero di fare il drago. Poi rifeci i bicipiti artificiali al protagonista del "Gigante Golia", un attore molto alto ma con pochi muscoli». Nel '75, il grande salto: «De Laurentiis mi chiese di rifare il prototipo di "King Kong", quello americano non gli piaceva, poi vennero l'Oscar e Spielberg». Mai avuto problemi? «Spielberg è un ragazzo tranquillo, che accetta i consigli. L'importante è capire subito cosa vogliono i registi. A volte non lo sanno bene nemmeno loro. E.T., ad esempio, non era descritto. L'unica indicazione, all'inizio del film, era la paura della bambina. Quindi si doveva fare un essere leggermente spaventoso. Ma non antipatico. Un brutto simpatico, insomma. Soprattutto innocente». Dietro al personaggio c'è un' approfondita ricerca psicologica: «La mancanza di gambe spiega Rambaldi - fa presupporre che non possa scappare da¬ vanti al pericolo. La lunghezza delle braccia ci ricorda che preferisce toccare le cose restandone lontano; il collo che entra ed esce amplifica l'idea della curiosità e della paura». Le sue creature di plastica e metallo hanno commosso e terrorizzato migliaia di persone: il computer le renderà obsolete? «Il lavoro elettronico-meccanico che faccio io non sparirà, perché certe cose per ora il computer non le può fare: ad esempio l'epidermide umana, la stoffa, i capelli». Ora Rambaldi lavora a una serie di ed interattivi che ci porteranno dal Gran Canyon alle Hawaii. Sul futuro del cinema non ha dubbi: «I libri spariranno, un ed potrà contenere una biblioteca. Il massimo dello spettacolo sarà la realtà virtuale: ogni famiglia avrà una stanza per immergersi in altre realtà». La creatura più amata? «"King Kong" mi ha fatto entrare in America dalla porta principale, "E.T." ha battuto ogni record di incasso». Rambaldi descrive lo sconquasso provocato nel suo laboratorio dal terremoto di Los Angeles: l'effetto speciale più brutto è stato quello. Carlo Grande Nei giorni scorsi ha visitato Experimenta che ha dedicato un padiglione ai suoi lavori «La realtà virtuale è il futuro» A fianco il ferrarese Carlo Rambaldi geniale creatore di «effetti speciali» come quello del film «Alien» qui nella foto

Luoghi citati: America, Ferrara, Hawaii, Los Angeles, Roma