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Covo a San Mauro Covo a San Mauro In manette i cognati della droga Era in un anonimo garage la centrale dello spaccio. Un garage a San Mauro, in via Canonico 9. Ne avevano l'uso, raccontano gli agenti della narcotici, due cognati: Paolo Cenese 31 anni, operaio alla Iveco, e Salvatore Torraco, 30 anni, ambulante, bancarella a Porta Palazzo di abbigliamento. Incensurati. Ora sono accusati di vendere droga, eroina e eptadone. Pare anche a giovani fermati nei pressi di centri per disintossicarsi. Queste le accuse mosse dal commissario Lepoldo Testa e dai suoi uomini. Le indagini hanno preso il via un mese fa, dal racconto di un tossicodipendente che da tempo è in cura in un centro. Quel giovane ha raccontato che qualcuno vendeva eptadone e droga ai giovani in cura. Gli agenti si sono appostati, hanno raccolto i primi elementi. Poi, giorni fa, è stato identificato Torraco. Banco di abbigliamenti a Torino, ma a volte in giro anche sui mercati del Piemonte. Nato in provincia di Foggia, abita San Mauro, in via Cherasco 6. E' stato pedinato. Lui ha portato gli agenti al box di via Canonico. E l'altro giorno, era oramai quasi sera, in quel box è arrivato anche Paolo Cenese. Abita in strada San Mauro 161. E' stato farmato, il box perquisito. All'interno del locale sono state trovate confezioni di droga e di eptadone, materiale per il taglio dell'eroina, un bilancino, una pistola Beretta calibro 22, rubata nel maggio scorso in una ditta di imballaggio di lungo Dora, alcune munizioni, nove autoradio. Altro materiale è stato sequestrato nella casa dei due cognati, parenti dopo aver sposato due sorelle etiopi. Ora le indagini. Si devono avere conferme alle voci raccolte in questi giorni e individuare gli eventuali collegamenti che i due cognati avevano con la malavita locale. Nel frattempo sono stati denunciati per concorso in detenzione di eroina, armi, grimaldelli e chiavi falsificate e anche di esplosivi: nella cantina di uno di loro è stata trovata infatti anche della miccia a rapida combustione. E gli inquirenti si interrogano: a che cosa doveva servire? Paolo Cenese Paolo Cenese