Sarà il jolly nel Parma col tridente Stoichkov-Asprilla-Zola di Franco Badolato
Sarà il jolly nel Parma col tridente Stoichkov-Asprilla-Zola Sarà il jolly nel Parma col tridente Stoichkov-Asprilla-Zola Scala, segnali di pace a Nielli figlio! prodigo PARMA DAL NOSTRO INVIATO In attesa di rivedere le stelle, Stoichkov e Asprilla oltreché Zola, il Parma riparte da Melli. Raduno senza big. Mancano anche gli altri azzurri: Bucci, Minotti, Apolloni, Dino Baggio e Benarrivo, tutti in vacanza fino al 23 luglio. Salgono direttamente nel ritiro di Folgaria il neoitaliano Sensini e lo svedese Brolin. Pure Scala aspetta la squadra in Trentino. Alle 8,20 di questa calda mattina di luglio, risorge Melli sul cielo di Parma. Arriva per primo, accolto dal preparatore atletico Carminati. Bacio, abbraccio. Segnale di pace lanciato da Scala tramite il fidato Ivan? Assistono al raduno cento tifosi, in maggioranza pensionati. Sembra di essere tornati indietro di qualche anno. Ai tempi di Osio e Melli, appunto, di un Parma in fieri. Oggi tutto è cambiato. Tranne l'umore di Melli. Che non parla: «Devo lavorare e basta», dice. Eppure il ritorno del figliol prodigo commuove il presidente Pedraneschi, suo sponsor personale da sempre: «Mi piace questa sua voglia di pensare unicamente al campo. Sono sicuro che Melli sarà la rivelazione della prossima stagione. E' tornato con la voglia di far bene. Sono convinto che per vincere lo scudetto il Parma avrà bisogno dei gol di Melli. Se ha capito che nel calcio ci vogliono sacrificio, dedizione e impegno può davvero ripartire con il piede giusto. I numeri per sfondare definitivamente li ha». Strana storia, quella di Melli. Lasciò Parma dopo furiosi litigi con Scala perché l'allenatore lo lasciava in panchina preferen¬ do la coppia Asprilla-Zola al tridente. E ora che torna, dopo le fugaci apparizioni in casa Samp e Milan, Melli si trova in concorrenza con il giovane Inzaghi per un posto in panchina. Già, perché quest'anno Scala dovrà osare il tridente, ma le scelte sono chiare: c'è Stoichkov, con Asprilla e Zola. Dove fino a ieri (leggi anno scorso) c'era solo Branca a far panchina, da oggi in poi è il regno dell'abbondanza. Scala risponde così da Folgaria: «Se Sandro ha rifiutato (il tecnico spera ancora che qualcosa succeda, ndr) di andare in un'altra squadra, significa che pensa di poter dimostrare ancora molto qui. Lo accetterò come se fosse un nuovo acquisto. Lui si metta nelle condizioni di essere al pari degli altri e io non mi farò condizionare. Per me Sandro sarà un'altra scommessa. Il passato non esiste. E' stato lui, ribadisco, ad andarsene». Poi Scala, per spiegare come il Parma potrà arrivare allo scudetto, conia un nuovo slogan: «Ho 22-23 riserve, tutti dovranno abituarsi a far panchina. Prenderò esempio da Capello, dal Milan in cui stava fuori un giocatore come Savicevic». E ha ribadito: «Non mi spaventa il caratteraccio di Stoichkov. Ma voglio conoscerlo bene. In quanto ad Asprilla, inutile negare che tra me e lui ci siano stati litigi, però tutto si è risolto come accade in famiglia tra me e mia moglie». Pedraneschi, lui, crede nei suoi extracomunitari (al punto che il Parma ha lasciato via libera all'Inter per Roberto Carlos). «Stoichkov - dice - dovrà trasmetterci la nuova mentalità vincente in trasferta, il Vialli che ci è mancato l'anno scorso nella rincorsa alla Juve. In quanto ad Asprilla, crediamo nelle sue doti. Hristo e Tino, assieme a Zola, dovrebbero farci superare quell'ultimo difficile scalino che dal 2° posto porta allo scudetto. Anche se sarà dura, più dell'anno scorso. Non ci sono solo Juve, Inter, Milan e le romane: anche la Fiorentina è più forte». Infine, il presidente ha chiarito: Couto resta, Mussi difficilmente andrà a Roma, Castellini non è detto che parta. Lo sfoltimento della rosa si farà, ma ad andarsene potrebbero essere solo Catanese e Ferrante. Franco Badolato Melli (foto) aveva lasciato il Parma dopo furiosi litigi con Scala che lo teneva in panchina e schierava Asprilla-Zola
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