Berlusconi, addio a St Moritz
Berlusconi, addio a St Moritz Affittata 11 anni fa dagli eredi di Reza Pahlevi: ora i beni dello Scià si sbloccano Berlusconi, addio a St Moritz La maxi-villa torna a Farah Diba e ai figli LE VACANZE DI SILVIO LA prima a dispiacersene sarebbe la moglie Veronica che, più di tutti in famiglia, ad agosto adora sdraiarsi al sole caldo dell'Engadina, di ritorno dalla vacanza in Costa Smeralda. Questa volta la brutta notizia per Silvio Berlusconi arriva dal tribunale di Samaden: i giudici, dopo oltre dieci anni dall'avvio della causa, hanno riconosciuto agli eredi dello Scià di Persia (moglie e figli) il diritto ad alcune proprietà in Svizzera e al controllo di alcuni (robusti) conti bancari, che il governo khomeinista nel 1979 aveva rivendicato. Dunque, fra le altre, Farah Diba e figli (Reza, Farahnasz, Ali Reza e Leila) rientreranno in possesso di villa Suvretta, che dal 1984 affittano Berlusconi e famiglia. Il Cavaliere, dunque, potrebbe restare senza una delle case-vacanze, quella (dicono a St Moritz) cui tiene di più, se non altro per la posizione e il vicinato (villa Suvretta è a metà collina nei pressi dell'omonimo albergo, non lontano dalle ricche dimore dell'avvocato Agnelli, di Carlo De Benedetti, dei Gucci, dei Gancia, di Sofia Loren, degli Onassis). Ma non è detta l'ultima parola, e ci sono ancora due mesi buoni di tempo per decidere. Villa Suvretta ha un passato tormentato. Realizzata all'inizio del secolo, dal dopoguerra e fino agli Anni 60 era la dépendance dell'albergo Suvretta, uno dei cinque stelle di St Moritz. Poi, negli Anni 70, per quattro mesi all'anno, dicembre-gennaio e luglio-agosto, veniva interamente affittata dallo scià Reza Pahlevi, che vi si trasferiva con famiglia, amici, guardie del corpo e camerieri. Spesso una comitiva di quaranta persone, che trovavano ospitalità nelle trenta camere da letto nel secondo piano del villone (e nel vicino albergo). Silvio Berlusconi entra nella storia della villa il primo ottobre del 1984, cinque anni dopo la rivoluzione khomeinista in Persia, quando la proprietà viene rivendicata dal governo islamico di Teheran, anche attraverso un'azione giudiziaria presso i tribunali dell'Engadina. «Prima del cavalier Berlusconi - spiega la signora Pedrini, da quasi trent'anni amministratrice di villa Suvretta - la casa era stata affittata da un altro industriale italiano, ma meno famoso». Il primo contratto d'affitto ha una durata di tre anni, e prevede il versamento da parte di Berlusconi ad un custode giudiziario elvetico (Gian Zanotta) di 270 mila franchi svizzeri l'anno. Somma che viene leggermente elevata nel secondo triennio, mentre dal 1990 in poi il contratto diventa annuale, e si avvicina ai 300 mila franchi. Quest'anno (il cavaliere dovrebbe lasciare liberi i locali il 30 settembre) l'affitto è stato di 312 mila franchi, 436 milioni in lire. «Per la verità - spiega la signora Pedrini - non sappiamo ancora che cosa sarà di villa Suvretta. Però sono quasi sicura che gli eredi dello Scià non intendano rientrarne in possesso. E così, se vorrà, il signor Berlusconi potrà riaffittarla per un altro anno. Oppure comprarla, se Farah Diba deciderà di vendere». Una trattativa in tal senso sembra già avviata: villa Suvretta è valutata fra i 17 e i 18 milioni di franchi svizzeri. Nessuno, a St Moritz, sa se Berlusconi ha intenzione di fare un'offerta a Farah Diba: «Di certo - spiega la signora Pedrini - lui non usa molto questa casa. Quest'anno c'è stato tre giorni, appena dopo Capodanno, con la signora Veronica e i figli. Poi loro si sono formati qualche giorno ancora, lui è rientrato in Italia». Ed è stato così quasi ogni stagione, in questi undici anni. Il cavaliere, probabilmente, por riposarsi preferisce la villa in Costa Smeralda, forse ancora più grande della casa-vacanze svizzera. Che è stata completamente ri- strutturata ed arredata da Reza Pahlevi a metà dogli Anni 70 (lo Scià c'ò stato l'ultima volta nel Capodanno del 1976), ed ha al piano terra quattrrt comodi salotti, una grande sala da pranzo, una biblioteca e, al piano superiore, trenta camera da letto, tutto con bagno o doccia. Tre dipen denti fissi d'amministratrice e duo persone di servizio, una per piano), villa Suvretta è a un chilometro e mezzo dal centro: «Quando arriva il signor Berlusconi - conclude la signora Pedrini - si porta anche la servitù, cuoco compreso. Lui qui si è sempre trovato molto bene». A St Moritz il cavaliere non fa vita mondana, ama stare molto in casa, tuta da jogging sempre addosso, a giocare con i figli. Di certo non è mai sceso nei sotterranei, dove si favoleggia esserci un lungo tunnel che porta ad un bunker sotterraneo a prova di bomba atomica. Comproso noi prezzo, ovviamente. Flavio Corazza SAINT-MORITZ Nel grafico, la collina dei vip a Saint Moritz. Sotto Farah Diba, a lato Veronica Lario Paga un canone di 436 milioni l'anno La «Suvretta» vale oltre 20 miliardi
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