Telefonini nasce la Tim

Da una costola di Telecom prende vita il nuovo «cellulare» Da una costola di Telecom prende vita il nuovo «cellulare» Telefonini, nasce la Tim E' Gamberale a guidarla in Borsa ROMA. E' nato ieri, da una costola di Telecom Italia, il nuovo gestore pubblico dei servizi telefonici mobili. Con la riunione del consiglio di amministrazione è infatti diventata operativa la Telecom Italia Mobile (Tim). Entro la fine del '95 la società investirà mille miliardi. Il consiglio ha nominato Vito Gamberale amministratore delegato, che si affianca al presidente Vittorio Di Stefano, già designato dall'assemblea. Direttore generale sarà l'attuale responsabile del settore telefonia mobile di Telecom, Massimo Sarmi. La nuova società del gruppo Stet è il più grande gestore di servizi di telefonia cellulare in Europa con attualmente oltre 2 milioni e 900 mila clienti ed il maggior tasso di crescita nel 1994 (+86%). Telecom Italia Mobile - spiega una nota - si occuperà dei servizi di telecomunicazioni mobili realizzando, gestendo e sviluppando il servizio radiomobile nelle sue molteplici tecnologie (450 mhz, tacs, gsm, teledrin, e la possibile evoluzione teconologica del gsm rappresentata dallo standard dcs 1800). Nata per scissione della Telecom Italia, secondo quanto deliberato dall'assemblea degli azionisti lo scorso 5 maggio Tim si affaccerà in Piazza Affari all'apertura del mese borsistico di agosto, cioè lunedì prossimo. Il suo patrimonio netto è 700 miliardi di lire, costituito da capitale sociale per lire 410.203.571.850, suddiviso in 8.204.071.437 azioni. Tali azioni hanno un valore nominale di lire 50 ciascuna e sono suddivise in 6.639.117.174 ordinarie e 1.564.954.263 di risparmio. La restante parte del patrimonio netto è costituita da riserve. Le azioni di Telecom Italia Mobile sono assegnate ai possessori di azioni Telecom Italia nella misura di un'azione ordinaria o di risparmio per ogni corrispondente azione posseduta. Al 31 dicembre '94 sulla base del bilancio pro-forma, i ricavi netti di Telecom Italia Mobile, sono stati di 3201 miliardi di lire, il risultato prima delle imposte è stato di 784 miliardi di lire, mentre l'indebitamento fi- nanziario netto era di lire 1010 miliardi. La nuova società autonoma per la telefonia cellulare è controllata dalla Stet con il 61,8% del capitale. Un altro 2,37% è nelle mani direttamente dell'Iri. Agli azionisti pubblici si affiancano alcuni investitori «storici» delle telecomunicazioni italiane come la Chase No- minees (2,2%), la Banca d'Italia (1,7%), Eurocasse Sim (1,3%), The Royal Bank of Scotland (0,73%), Citybank (0,49%) e Finanza e Futuro Fondi (0,43%). Telecom Italia Mobile gestirà il nuovo servizio radiomobile digitale paneuropeo «gsm», in regime di concorrenza. Il servizio su tecnologia «gsm» di Telecom Italia Mobile è già attivo dallo scorso 1" aprile e offre le stesse tipologie tariffarie del servizio «tacs» (business e family, rispettivamente offerte con Europrofessional ed Eurofamily). Allo standard «gsm» hanno già aderito più di 60 Paesi di tutto il mondo. Sono già interconnesse circa 30 reti «gsm» per un totale di 22 Paesi di cui 19 europei oltre a Sud Africa, Australia e Hong Kong. La copertura radio della rete «gsm» di Telecom Italia Mobile conclude la nota dell'azienda - ha superato il 90% della popolazione, mentre nel corso del 1995 si porterà su livelli paragonabili a quelli della rete «tacs» (95%). Ifr. bu.] CHIC'E'IN LINEA 1 PRIMI DIECI AZIONISTI DELLA TIM STET 61,80% IRI 2,37% CHASE NOMINEES LTD 2.22% BANCA D'lTALIA 1,73% EUR0CASSE SIM SPA 1,33% IMIGEST SPA 0,85% ROYAL BANK OF SCOTLAND 0,73% WELLS FARGO INST. TRUST 0,71% AREA SPA 0,60% CITYBANK N.A. 0,49% Vito Gamberale è stato nominato amministratore delegato

Persone citate: Massimo Sarmi, Vito Gamberale, Vittorio Di Stefano

Luoghi citati: Australia, Europa, Gamberale, Hong Kong, Roma, Sud Africa