Rocchetta passa da Bossi a fini

Rocchetta passa da Bossi a fini L'ex sottosegretario e fondatore della Lega ha deciso di cambiare gruppo Rocchetta passa da Bossi a fini «Umberto è un tiranno, conAn i veri federalisti» CAMBIO DI PERCORSO ROMA OPO la Lega e il tentativo di costituire una forza federalista e liberaldemocratica, Franco Rocchetta (sottosegretario agli Esteri nel governo guidato da Berlusconi) ha deciso di aderire ad Alleanza Nazionale. Un percorso che potrebbe sembrare contraddittorio, il suo. Dalla forza che ha inventato il federalismo, la Lega (della quale è stato tra i fondatori), a quella che ha nelle sue radici più profonde il nazionalismo. Ma Rocchetta la vede diversamente: «Dopo lunghe chiacchierate a cuore aperto con Gianfranco Fini mi sono convinto che la strada che An intende percorrere è la stessa che voglio fare io». La strada federalista? «Certo, An è una forza presidenzialista e federalista nei fatti. Lo stesso msi ha avuto nella sua storia una grande attenzione per le Regioni. In vecchi documenti del movimento sociale si parla di popolo siciliano. E An intende il federalismo come va inteso, non come sinonimo di spaccatura ed egoismo, ma come valorizzazione delle peculiarità delle diverse Regioni che devono avere tutte gli stessi diritti e doveri». Dunque An come grande forza federalista alternativa alla Lega? «La Lega oramai è in mano a un tiranno. Oggi i nemici della democrazia sono Bossi e il suo esercito di schiavi. Se la Lega esiste ancora è perché ci sono interessi, economici e giornalistici, a cui fa comodo un elemento di disturbo e di ricatto verso la democrazia. E poi non è una novità l'interesse di An per il federalismo. Ad aprile dell'anno scorso c'è stato un tavolo di trattaiva istituzionale a cui oltre a me hanno partecipato Miglio, Fisichella e D'Onofrio. Ci eravamo trovati d'accordo sul progetto di revisione costituzionale in chiave federalista e presidenzialista». Adesso siederà in Parlamento accanto a Gustavo Selva con cui in pas¬ sato i rapporti non sono stati dei migliori. «Con Selva ci siamo conosciuti e scontrati quindici anni fa, ai tempi in cui stava al Gazzettino. Ma abbiamo imparato a rispettarci». Il suo passaggio ad An è un po' un ritorno alle origini... «Alt. Prima di tutto devo precisare che per adesso non sono entrato in An ma ho solo aderito al gruppo. E poi non è vero che io vengo da destra. Non sono mai stato del movimento sociale. Ho querelato tutti quelli che hanno scritto della mia provenienza da gruppi eversivi di destra. E' vero invece che la mia passione politica mi ha portato spesso in posti caldi in momenti caldi». Come la ha convinta Fini? «Lui ha convinto me. E io ho convinto lui». [m. cor.] Il senatore Franco Rocchetta, fondatore della Liga veneta

Luoghi citati: Roma