«Erano spie» I Rosenberg Rivelazioni dalla Cia

«Erano spie» «Erano spie» I Rosenberg Rivelazioni dalla Cia WASHINGTON. Hanno fatto riesplodere la polemica sul caso Rosenberg i messaggi dei servizi segreti sovietici intercettati dalla Cia durante la guerra fredda e pubblicati dopo 50 anni. «Questi documenti dimostrano senza dubbio che i coniugi Rosenberg erano spie sovietiche», ha dichiarato lo storico David Kahn, esperto di spionaggio e autore di un libro sulla decifrazione dei codici. Ma Robert Rosenberg, figlio della coppia mandata sulla sedia elettrica nel 1953, ha reagito con amarezza. «Se queste ha detto - sono tutte le prove che avevano contro mia madre, mi domando come abbiano potuto ucciderla». I documenti affermano chiaramente che Julius Rosenberg era una spia, ma sono più vaghi sulla moglie Ethel. Si limitano ad affermare che era al corrente dell'attività del marito. Ethel e Julius Rosenberg sono stati i soli americani mai condannati a morte per spionaggio. Erano accusati di aver venduto a Mosca i segreti dell'atomica. Le intercettazioni decifrate dalla Cia e rese pubbliche risalgono agli anni fra il 1943 e il 1945. Erano state tenute segrete perché i sovietici non scoprissero che il loro cifrario era in mano agli americani. Rosenberg, sempre secondo le intercettazioni, aveva reclutato per il Kgb Alfred Sarant, un ingegnere elettronico. Trasmetteva informazioni sull'industria aeronautica americana. Nel complesso, i nuovi documenti sembrano confermare le rivelazioni di Pavel Sudaplatov, il capo delle spie di Stalin, che nelle sue memorie definisce i Rosenberg agenti da quattro soldi. Povere spie, spinte probabilmente dalla fede nel comunismo. [Ansa]

Luoghi citati: Mosca, Washington