Silvio sceglie Al Waleed di Valeria Sacchi
Silvio sceglie Al Waleed Silvio sceglie Al Waleed 1160% di Mediaset verso una cordata UN IMPERO IN VENDITA FMILANO ONTI sudafricane danno l'affare Mediaset per concluso: domenica Silvio Berlusconi avrebbe rotto gli indugi. I nuovi alleati nella holding che raggruppa le attività televisive del Biscione sono Al Waleed Al Saudi, Johann Rupert e Leo Kirch. Come da copione, vincono dunque il bei principe arabo ricco come Creso e curiosamente appassionato di televisione, il magnate sudafricano e il fidato amico tedesco. Questi due ultimi già padroni di network, e già corsi in aiuto di Silvio in Telepiù, di cui hanno rilevato il controllo. Vince il presidente di Fininvest Fedele Confalonieri, contrario alla soluzione Rupert Murdoch che avrebbe inevitabilmente esautorato il management Fininvest, e fautore della formula «Wave», che garantirà continuità di gestione, e quindi di controllo, nelle tre reti commerciali del secondo gruppo televisivo italiano. Fonti Fininvest non confermano la notizia. Si limitano a osservare che, certo, i lavori procedono con alacrità, il direttore finanziario Ubaldo Livolsi è incollato alle carte. Ma ci sono ancora mille cose da definire, contorni tuttora «fluidi». Nel senso che quell'osso duro dello sconfitto Murdoch non sarebbe ancora rassegnato a svanire in dissolvenza. «Le trattative continuano» si limita a dire il mediatore tunisino Tarak Ben Animar, che rappresenta la corda del principe. E aggiunge: «Tra venerdì e lunedì potrò dire qualcosa di più». Il fatto però che Livolsi non conosca requie potrebbe in un certo senso confermare la notizia che viene dal Sud Africa: Silvio ha scelto, ora tocca ai suoi uomini mettere nero su bianco le ultime clausole. Ma quali quote acquistano i Re Magi dell'etere? Una voce afferma che avrebbero addirittura un'opzione sul 60%. Il che, se fosse vero, sarebbe una vera e propria sorpresa. Diciamo pure uno choc. An¬ che se gli scettici continuano a nutrire riserve mentali sui tre. Uno, il tedesco, troppo vecchio amico, gli altri due, principe e magnate, troppo business oriented. Senza contare il precedente di Telepiù, e la sua complicata storia. Viceversa, le solite fonti finora bene informate continuano a sostenere che i Tre Magi prenderanno in Mediaset, insieme, una quota compresa tra il 20% e il 25%, più il 20 che il 25, con una partecipazione maggiore nelle mani di Al Waleed. Prezzo? Questo è un mistero che verrà chiarito solo al momento del grande annuncio. Morgan Stanley aveva valutato Mediaset 7000 miliardi, Murdoch ne aveva offerti 4000. Ed è probabile che la valutazione finale sia più vicina a questa seconda cifra. La meccanica dell'ingresso dei nuovi soci si è arricchita negli ultimi giorni di un nuovo percorso, quello di un aumento di capitale a loro riservato. Un'ipotesi che con¬ sentirebbe di risparmiare sulle tasse, inevitabili nel caso di una importante plusvalenza sulla cessione, e potrebbe servire a ridurre i debiti. E qui spunta un nuovo protagonista, la Banca di Roma. La quale organizzerebbe l'aumento di capitale e curerebbe, in secondo tempo, l'eventuale collocamento di un'altra quota di Mediaset sul mercato, onde consentire alla famiglia Berlusconi di scendere sotto il 50%. E quindi di risolvere la fastidiosa questione del conflitto di interessi. Sia come sia, sembra ormai vici na la soluzione del tormentone Mediaset che tiene da due mesi sul chi vive cronisti e curiosi. Fu infatti a metà maggio che, di colpo apparve nei cieli di Arcore la cometa Murdoch, con un'offerta per il controllo delle reti Fininvest. Da allora, ogni giorno ha portato la sua novità, e il suo straniero. Valeria Sacchi Murdoch fuori gioco Il principe affiancato da Rupert e Leo Kirch Silvio Berlusconi Nella foto sopra Fazio e Dini
Luoghi citati: Arcore, Mediaset, Sud Africa
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