In Sicilia Maltrattamenti Chiuso lo zoo-fattoria

In Sicilia In Sicilia Maltrattamenti Chiuso lo zoo-fattoria PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Maltrattamento di animali è l'ac cusa con cui il chirurgo plastico Pietro Quatra s'è visto sequestrare il suo zoo-fattoria affaccialo sul mare di Terrasini, a 25 chilometri du Palermo, con 300 animali, molli dei quali belve che vivono discretamente nel torrido clima siciliano tanto simile a quello africano. Sconvolto, quando i carabinieri gli hanno notificalo l'ordine firmato dal pretore Itila Fulantelli, Quatra, che ha 64 anni e da oltre 20 spende lutti i suoi guadagni per l'enorme passione che ha per gli animali, ha manifestalo intenzioni suicide. «Piuttosto mi ammazzo», ha urlato ai militari che, preoccupati, gli hanno sequestrato un fucile e una pistola, detenuti legalmente. Quatro è anche presidente provinciale dell'Associazione per il recupero degli animali maltrattati. Fra gli altri, sono stati sequestrati due tigri, un orso, quattro leoni, tre pantere, quattro giaguari e una zebra ai quali sarebbero stati propinati persino wurstel andati a male, due confezioni dei quali sono stale trovate in una cella frigorigera. Nelle cucine dello zoo-fattoria, utilizzate anche per i pasti «nature» serviti agli avventori, il più delle volte con bambini al seguilo, i carabinieri avrebbero trovato insudiciate le celle frigorifere e avariati parecchi cibi. La macellazione della carne, stando al verbale dei carabinieri, sarebbe avvenuta senza le necessarie autorizzazioni e i miasmi provenienti dal sistema fognario sono stati attribuiti dai militari a deplorevoli deficienze dell'impianto. In seguito al rapporto sulle cucine, il gip Calogero Ferrotti ne ha disposto il sequestro nel quale è stato compreso il ristorante. Davvero un brutto colpo per Quutru. Le indagini sullo zoo-fattoria erano in corso da un mese, da quando due cuccioli di leone furono trovati semiasfissiati in una cassa scaricata poco prima da un aereo partito dall'aeroporto di Punta Raisi, ad appena cinque chilometri dallo zoo-fattoria dal quale erano stati spediti i leoncini. Sembrò subito evidente che il contenitore era inadatto al trasporto di animali. «I carabinieri erano venuti solo per chiudere le cucine - ha detto il chirurgo - Poi, dopo un rapido giro, hanno deciso che gli animali erano maltrattati. Se non otterremo la riapertura, senza i soldi che incassiamo da turisti e appassionati, non potremo sfamare gli animali e allora saranno guai seri. Quanto all'intenzione di uccidermi, non c'è niente di vero: era slata solo una battuta stupida in un momento di autentica disperazione». Antonio Ravida Il chirurgo Pietro Quatra

Persone citate: Antonio Ravida, Calogero Ferrotti, Pietro Quatra, Quatra, Raisi

Luoghi citati: Palermo, Sicilia, Terrasini