E' un ligure il grande scalatore del Rosa

l'Itca esce a testa alta dalle finali nazionali MOUNTAIN BIKE Paolo Ramò, 25 anni, ha vinto la gara di fondo percorrendo i 50 chilometri in oltre quattro ore E' un ligure il grande scalatore del Rosa Ha preceduto di 8 minuti il valdostano Luca Mauri di Roisan GRESSONEY-ST.-JEAN. Paolo Ramò, ligure venticinquenne di Pornassio (Im) è il vincitore della terza Monterosa Prestige, gara di gran fondo per mountain bike disputata nel comprensorio turistico Monterosa-Ski. Una prova che ha richiamato grande folla di appassionati che hanno seguito con entusiasmo le prove. Ramò ha coperto i 50 chilometri del percorso - che si snodava lungo le valli di Gressoney e Ayas, superando i colli della Ranzola (2170 metri di quota) e della Bettaforca (2700 metri) - in 4 ore 3'40", precedendo di 8'35" il valdostano di Roisan Luca Mauri e di 14'50" Christian Cesa, operatore forestale di Sarre. Quarto posto per il torinese Sergio Vairetto, commercialista di Rivoli, a corto di allenamento a causa del suo lavoro, che ha terminato il percorso davanti al ligure Andrea Gallo. La cronaca della corsa ha registrato l'attacco immediato di Ramò che si è portato al comando già sulla prima salita per mantenerlo poi sino alla fine della corsa. Alle sue spalle Mauri ha condotto una corsa regolare, «braccando» l'avversario sin sulla salita del colle della Bettaforca, dove è giunto con un ritardo di circa 4 minuti. Sulla successiva lunghissima discesa il leader riusciva ad incrementare il vantaggio grazie anche alla sua bicicletta speciale, dotata di doppia forcella con ammortizzatori e freni idraulici: un'americana Merlin del team Bike O'Clock, del valore di circa 12 milioni di lire, in dotazione al suo team. Ramò abita a Pornassio, sull'Appennino Ligure, nei pressi del colle di Nava dove lavora in una cooperativa ecologica che pulisce e traccia le strade ed i sentieri da trekking. «Il momento più difficile ha dichiarato all'arrivo il vincitore - è stato l'ultimo tratto della salita del colle della Bettaforca. Spingevo la bicicletta sul fango tra i muri di neve e guardavo indietro Mauri che mi sembrava molto più vicino di quello che in realtà era il distacco effettivo». Anche per Mauri, neolaureato ingegnere civile al Politecnico di Torino, il colle della Bettaforca è stato particolarmente difficile. «Fino a Stafal, prima di incominciare la lunga salita, ero vicino a Ramò, poi non sono riuscito ad innestare la corona più grossa forse per un colpo preso in precedenza e lui è riuscito ad allungare. E' stato impossibile riprenderlo. Una corsa così dura richiede un grandissimo dispendio di energie. Ai punti di rifornimento abbiamo trovato la frutta secca di Noberasco che permette un'immediata disponibilità di nuove calorie. Stamane ho fatto un'abbondante colazione a base di pane e Nutella, poi ho integrato così». In campo femminile, vittoria dell'aostana Maria Persida Favre. La gara, organizzata da Risiko in collaborazione con Monterosa Ski e le aziende di promozione turistica delle due valli interessate, ha mantenuto fede alla sua fama di classicissima tra le più dure del calendario della specialità: su 136 concorrenti al via hanno terminato in 115, ma con distacchi nell'ordine anche di 4 o 5 ore. Gian Dell'Erba Classifica: 1. Paolo Ramò in 4 ore 3'40"; 2. Luca Mauri in 4 ore 12'15"; 3, Christian Cesa in 4 ore 18'30"; 4. Sergio Vairetto in 4 ore 24'15"; 5. Andrea Gallo in 4 ore 24'30".

Luoghi citati: Ayas, Pornassio, Quarto, Rivoli, Roisan, Sarre, Torino