l'Itca esce a testa alta dalle finali nazionali di Ma. In.
Le corse di trotto di sabato sera e la riunione di galoppo di ieri pomeriggio a Vinovo CALCIO A CINQUE Al et Facchin piacciono Dettoli e Fimognari l'Itca esce a testa alta dalle finali nazionali TORINO. Nonostante due sconfitte l'Itca può essere soddisfatta dell'avventura romana. Nella poule scudetto in corso di svolgimento sul centrale del Foro Italico (stasera le semifinali), la formazione diretta da Claudio Mossio ha impressionato tutti. Questa compagine dopo aver vinto alla grande la serie B, ha guadagnato un posto nelle finali con le migliori 8 italiane: per far ciò ha dovuto superare Cagliari e Viterbo, 7a e 9a nella regular season. Nella gara d'esordio ha dominato il Ficuzza, nonostante Mossio abbia dovuto fare a meno Menghini, Dettori e l'estremo Fimognari (tre giocatori osservati dal commissario tecnico azzurro Carlo Facchin). Nella gara successiva con lo Sparta Roma, 4' al termine della prima fase del campionato, ha dovuto cercare la vittoria a tutti i costi per sperare di acce¬ dere alle semifinali tramite spareggio. Dettori, Cucco e Magai hanno creato pericoli a ripetizione, compresa una clamorosa traversa a portiere battuto. Il gol del vantaggio arrivava al 25' con capitan Sattolo. Come nella prima gara la beffa giungeva nel recupero con un tiro dalla lunga distanza. Il pareggio tagliava le gambe ai torinesi che nella ripresa commettevano qualche ingenuità di troppo, di cui approfittavano gli esperti giocatori romani che chiudevano sul 5-1. «Sono contento, abbiamo giocato ad armi pari con le più grandi - spiega Ceresa -. La prossima stagione saremo ancora più competitivi». Il primo anno l'aver fatto tremare tutti, l'aver proposto il miglior talento del torneo e l'aver quasi certamente inserito nel giro azzurro un paio di elementi, è già un brillante risultato. [ma. in.]
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