La gara in Umbria: dei 126 corridori soltanto 23 riescono a portare a termine i 184 km Tartaggia novarese è campione d'Italia
La gara in Umbria: dei 126 corridori soltanto 23 riescono a portare a termine i 184 km La gara in Umbria: dei 126 corridori soltanto 23 riescono a portare a termine i 184 km Tartaggia, novarese/ è campione d'Italia Va in fuga con lamico verbanese Pedroni e vince SPELLO. Giuseppe Tartaggia, 24 anni, perito meccanico, nato ad Arona e residente a Gattico (Novara), è il nuovo campione italiano dei dilettanti di I Serie. Questo l'ineccepibile verdetto della prova unica tricolore, svoltasi in Umbria. Dei 126 corridori che hanno preso il via, solo 23 sono riusciti a portare a termine i 184 chilometri di corsa, che Tartaggia ha coperto ad una media di poco superiore ai 37 orari. Nella lunga storia del campionato dilettanti, non è la prima volta che i corridori piemontesi si fanno onore in Umbria, Era già accaduto nel 1932 a Perugia per merito di Giuseppe Martano (che qualche mese più tardi si sarebbe laureato campione del mondo a Roma) e nel 1977 a Cascia, dove s'impose il cuneese Corrado Donadio, una grande speranza del ciclismo italiano che purtroppo in seguito non seppe mantenere le promesse. A distanza di 18 anni, ieri Tartaggia ha tenuto alta la bandiera del ciclismo piemontese. E' doveroso sottolineare che da quattro stagioni l'atleta novarese difende i colon di una squadra piacentina, la Addax di Podenzano, e che pertanto ha disputato la prova tricolore inserito nella Rappresentativa emiliana. In precedenza, Tartaggia aveva gareggiato con le maglie della Castellettese (dall'80 all'86) e del Sassi di Torino (dall'87 al '91). Complessivamente ha collezio- nato una sessantina di vittorie, 15 delle quali da dilettante. Tra le più importanti, la MontecarloAlassio del '94, che gli valse la convocazione in azzurro per il Giro delle Regioni, e l'ultima tappa del Giro d'Abruzzo di due mesi fa. Uscito in ottima condizione dal Giro d'Italia dilettanti, Tartaggia aveva già dimostrato di essere in forma «tricolore» otto giorni fa, vincendo il G.P. Industria a Carnago (Como). E ieri, grazie anche al prezioso lavoro di copertura del suo compagno di squadra Pedroni (anche lui piemontese, di Verbania), Giuseppe non ha tradito le attese. Dopo la lunga fuga iniziale del friulano Dalla Costa e del laziale Baciocchini, la coppia PedroniTartaggia è entrata in scena nel corso dell'ottavo dei dieci giri in programma, quando ormai il gruppo era decimato. I due piemontesi in fuga sono poi stati raggiunti dal bergamasco Previtali, un cliente assai pericoloso in caso di arrivo in volata. Ma a quattordici chilometri dall'arrivo, Tartaggia ha piazzato la botta vincente e, ben assecondato da Pedroni, è andato a cogliere in solitudine l'ambitissima maglia tricolore, contenendo la rabbiosa rimonta del veneto Fincato, tre vittorie di tappa al Giro-baby, e del lombardo Valori. Buon quarto l'ammirevole Pedroni, al quale Tartaggia, che ora spera di passare al professionismo, ha dedicato il successo. Piemonte sugli scudi, dunque, grazie a due corridori ciclisticamente emigrati in Emilia. Per i piemontesi di maglia (sette della Brunero e due del Sassi) la trasferta tricolore si chiude invece in passivo: Paluan è giunto quattordicesimo a oltre 7', Sgambelluri diciannovesimo a 9'45". Franco Bocca Ordine d'arrivo: 1. Giuseppe Tartaggia (G.S. Addax Podenzano) Km. 184 in 4h 53', media km/h 37,680; 2. Marco Fincato (Bata-Moser) a 30"; 3. Paolo Valori (Cosmos) 32"; 4. Walter Pedroni (Addax) 40"; 5. Sergio Previtali (Record Cucine) I'50". Il novarese Giuseppe Tartaggia, 24 anni, neocampione italiano
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