Max e luca i secondi contano di Enrico Biondi

Sport Le Mans: un G. P. di Francia senza vittorie italiane ma con ottimi piazzamenti Max e luca/ i secondi contano Biaggi e Cadalora sprint LE MANS DAL NOSTRO INVIATO L'Italmoto non sale sul gradino più alto del podio nel G. P. di Francia al circuito «Bugatti» e non si sentono risuonare le note dell'inno di Mameli. Ma il risultato finale, nell'ottava prova mondiale, è positivo. Max Biaggi nella classe 250 è secondo alle spalle di Waldmann e incamera 20 preziosissimi punti che gli permettono di incrementare il vantaggio sul giapponese Harada (ieri 5°) e mantenere a distanza di sicurezza lo stesso campione tedesco. Buone notizie anche dalla classe regina, la 500. Luca Cadalora, con una prestazione maiuscola, tutto cuore e grinta, strappa con la Yamaha un'ottima seconda piazza alle spalle del «solito» Doohan (Honda) sempre più solo nel campionato iridato. Biaggi, in un circuito tutto curve e con rettilinei corti che non gli permettevano di sfruttare la potenza del motore Aprilia, ha fatto di necessità virtù. Ieri poteva giocare a fare il ragioniere, evitare rischi e accontentarsi. Max, però, non è tipo che possa fare certe cose. Così, sin dal primo giro, si è messo a lottare per il primato, spalla a spalla con Waldmann. I due ben presto hanno fatto il vuoto, con Biaggi sempre alle spalle del tedesco, per studiarne le mosse e cercare il punto migliore dove passare. Negli ultimi due giri il duello si è fatto serrato: Biaggi non ha esitato a «chiudere» Waldmann in un paio di occasioni, si è anche strappato la tuta finendo contro la leva della frizione della Honda del tedesco. Tutto inutile: «Lui poteva frenare 10 metri dopo di me racconta Biaggi - e tutto il vantaggio che avevo in accelerazio- ne lo perdevo in curva. Comunque se sono arrivato secondo qui, dove eravamo penalizzati, posso fare i salti di gioia pensando al futuro. Il mondiale? Calma, ne riparliamo dopo il Gp della Repubblica Ceka (Bmo, 20 agosto ndr). Allora ne sapremo di più». Anche Luca Cadalora è soddisfatto. I suoi lamenti per le gom¬ me sono ormai la colonna sonora di questo mondiale. Anche ieri ha usato un pneumatico Michelin davanti e un Dunlop dietro, «ma almeno questa volta, quando cominciavo a scivolare riuscivo a controllare la moto. Sì, debbo dire che questo secondo posto premia il lavoro di tutti, anche se io ci ho messo qualcosa in più per arrivare sul podio». Un risultato che comunque non sposta di una virgola la sua situazione: il sodalizio con la Yamaha volge al termine e anche se Kenny Roberts ieri gli ha fatto i complimenti. Luca non torna indietro. E il divorzio tra i due 6 ormai inevitabile. Male invece Reggiani, costretto dai pneumatici al ritiro quando era quinto. Non essere competitivi per colpa delle gomme ha innervosito anche Ivano Beggio, il presidente dell'Aprilia, che ai box ha voluto sincerarsi dello stato delle coperture sulla moto del forlivese. Detto della sesta vittoria di Aoki nelle 125 (buono il sesto posto di Perugini che rimane 2° in classifica), apriamo brevemente il capitolo delle note dolenti con Doriano Romboni. Mago o non mago, la jella non lo abbandona. Ieri è caduto al terzo giro, procurandosi tre minifratture ai mignoli delle mani e del piede destro. Nei box, il pilota spezzino era distrutto: «Non posso continuare a soffrire così - ha detto -; se la musica non cambia è probabile che a fine stagione mi ritiri». E dai propositi di rinuncia di «Rambo» a chi, in queste ore, sta lottando per non dover rinunciare alla carriera. Lo spagnolo Alberto Puig, infatti, vittima sabato di un grave incidente, è stato operato ieri a Barcellona. L'intervento, durato 6 ore, ha permesso di limitare i danni delle fratture a tibia e perone, (prognosi 3 mesi), ma occorrerà attendere 15 giorni per vedere se lo stiramento (18 centimetri) del «nervo sacro» che gli paralizza l'articolazione della gamba sinistra sarà riassorbito. In caso negativo per lo spagnolo sarebbe costretto al ritiro. Enrico Biondi

Luoghi citati: Aprilia, Barcellona, Francia