New York sfratta il crimine di Franco Pantarelli

New York sfratta il crimine Gli studiosi: trasformazione culturale. La polizia: no, merito dei nuovi metodi di indagine New York sfratta il crimine Da 25 anni mai così pochi delitti RIVOLUZIONE NELLA GRANDE MELA NEW YORK ELLE primo 25 settimane quest'anno a New York sono state ammazzate 563 persone, cioè circa una ogni 7 ore e mezzo. Roba da brividi? Calma: è un dato estremamente positivo. Nel'o stesso periodo dell'anno scorso, infatti, le persone ammazzate furono 826, una ogni 5 ore, e se un tale andamento viene confermato nel resto dell'anno, anche tenendo conto del «normale» aumento di delitti che sempre si registra in estate, il 1995 finirà per eguagliare il Ì970, quando i morti ammazzati in tutto l'anno furono «solo» 1117. Un passo indietro di 25 anni nel più angoscioso degli indici statistici non è cosa da poco, soprattutto se si tiene conto che soltanto cinque anni fa, nel pieno del boom del consumo di crack, al solito esercito di persone spedite alla morgue per i motivi più diversi si aggiunse una valanga di consumatori, spacciatori, «distributori» e passanti trovatisi por caso in mezzo alle loro sparatorie, e il numero complessivo di morti fu di 2245, uno ogni tre ore e mezzo. Il declino è equamente distribuito in quasi tutti i quartieri della città, ma ci sono alcuni dati particolarmente consolanti. Per esempio nell'Upper East e nell'Upper West, cioè i quartieri ai due lati del Central Park dove c'è la maggiore concentrazione di newyorkesi benestanti, per i quali la paura di avventurarsi nelle strade è ormai un fatto «culturale», finora non è stato commesso un solo assassinio. L'anno scorso, nello stesso periodo, gli abitanti di quei due quartieri avevano avuto modo di commontare, rabbrividendo, tre delitti da una parte e tre dall'altra del Central Park. Ma anche a Jamaica, cioè la parte Sud del Queens, una zona dall'alta mortalità violenta, il confronto con i numeri dello stesso periodo dell'anno scorso è impressionante, 3 contro 17, e perfino nel Bronx, il famigerato Bronx dove se chiedi a un tassista di portartici ti dà del matto e scappa via, i morti sono stati 131, cioè il 40 per cento meno dell'anno scorso, e gli scontri a fuoco per i quali quel posto è famoso nel mondo sono diminuiti del 30 per cento. E i crimini «non letali», cioè quelli in cui non muore nessuno ma la paura è ugualmente tanta? Anche lì le notizie sono buono. Le rapine sono state, in tutta la città, 27.400, cioè una ogni 20 minuti: ma l'anno scorso erano state 35.274, una ogni 14 minu¬ ti. Ci sono comunque due nei in questo trionfo delle statistiche, e sono Concy Island, l'estrema punta Sud di Brooklyn nota per il suo grande Luna Park, dove gli ammazzati sono stati 10 (6 nel 1994) e la solita Harlem, il quartiere nero, dove sono state ucciso 21 persone (l'anno scorso 16) e anche gli assalti sono aumen¬ titi, sia pure di poco (289 contro 285). Quelle due eccezioni, comunque, non tolgono il buonumore ai responsabili dell'ordine pubblico. «Non ho mai visto niente di così straordinario, o sono 40 anni che laccio questo mestiere», dice euforico Richard Brown, il Procuratore Distrettuale del Queens. Agenti di polizia durante una operazione a New York Nella Grande Mela gli omicidi sono in netto calo: perfino in una zona a rischio come il Bronx sono quasi dimezzati rispetto allo scorso anno TsfRzzdoa Sulle ragioni di tutto Ciò il dii battito fra gli ((espèrti» è già cominciato ( inaiamo mette al pri| ino posto le sentenze piti dure, grazie alle quali i delinquenti re i stano in prigione piti a lungo. : Qualcun altro dice che la guerra della droga ha trovato una spe, eie di sistemazione, i confini dei I «territori» controllati da questa i o quella banda sono molto più I precisi e rispettati e quindi le ' battaglie per la loro «acquisizione» sono diminuite. Altri ancora I segnalano l'abbandono del crack e il ritorno imponente dell'eroi ( na, Siccome i dipendenti di quella droga hanno bisogno della lo ; ro «dose» meno frequentemente, ! sono portali di conseguenza a j commettere meno rapine, Infine | ci sono quelli come Michael Smith, responsabile del Vera In! stiano, un «think tliank» molto ' noto, clic candidamente confessano: «Un fenomeno come quo I sto rappresenta un cambio culI turale che è difficile definirò». Tutte storie, dice sbrigativo il capo della polizia di New York William Bratton. 11 punto - dico è elio i suoi uomini sono diventati più aggressivi. C'è infatti un altro dato, oltre a quelli segnalati; che a lui è particolarmente caro: quello dei quasi 180 mila arresti effettuati in questa parte di '95, cioè il 18 per cento in più dell'anno scorso. Grazie ai computer e alle mappe, dico Bratton, «noi ora attacchiamo sistematicamente, non ci limitiamo più ad aspettare che il crimine venga commesso». Franco Pantarelli

Persone citate: Bratton, Michael Smith, Richard Brown, William Bratton

Luoghi citati: Jamaica, New York