I magistrati romani chiedono il rinvio a giudizio con altri 29 per appalti miliardari «Truffa processate il fisico Zichichi»
1^ I magistrati romani chiedono il rinvio a giudizio con altri 29 per appalti miliardari I magistrati romani chiedono il rinvio a giudizio con altri 29 per appalti miliardari «Truffa, processate il fisico Zichichi» Lo scienziato: mai violato le leggi, ho aiutato il Terzo Mondo ROMA. Antonino Zichichi, uno dei più famosi scienziati italiani, rischia di finire davanti ad un collegio di giudici del tribunale penale di Roma con l'accusa di concorso in truffa. Il rinvio a giudizio del noto fisico è stato infatti chiesto dai sostituti procuratori della Repubblica Antonino Vinci e Roberto Cavallone a conclusione di un'indagine che coinvolge complessivamente 30 persone, quasi tutte responsabili di imprese che hanno utilizzato denaro della società Italsolar, una delle aziende del Gruppo Eni. L'indagine ha preso in esame una serie di operazioni, alcune delle quali anche di beneficenza, dietro le quali però - secondo gli inquirenti - si sarebbero celate vere e proprie truffe ai danni della Italsolar. Tra i fatti contestati, due coinvolgono direttamente il fisico Antonino Zichichi. Nel primo episodio i magistrati della procura di Roma contestano al fisico italiano una truffa in concorso con l'ex legale rappresentante dell'Italsolar Renato Scrimaglio, riguardante una fornitura di ospedali da campo da installare in Brasile, che sarebbe stata effettuata solo parzialmente. Un episodio analogo riguarderebbe un centro sanitario in Tanzania. Un secondo filone dell'inchiesta si riferisce invece alla produzione letteraria di Zichichi. L'accusa è ancora di truffa, sempre in concorso con Scrimaglio, con Luigi Carrara, direttore del giornale Eco di Bergamo e con altri componenti del comitato esecutivo della società editrice del quotidiano, la Sesaab. Nel capo di imputazione si sostiene che il fisico avrebbe, «con artifizi e raggiri consistiti nel far lievitare indebitamente fino a 156 milioni di lire il costo delle inserzioni pubblicitarie della Italsolar spa», ricavato «un "ingiusto profitto" per la pubblicazione sul giornale di alcuni articoli». Un altro episodio sarebbe legato, invece, a ulteriori presunti «raggiri» su «attività promozionali e giornalistiche in favore della Italsolar da parte della Yes Broker». Prezzo pagato dalla Italsolar: 135 milioni di lire, in cambio - secondo l'accusa di operazioni fittizie mai effettuate o solo in parte portate a termine. Secondo l'accusa, le truffe sarebbero state compiute con finte o parziali operazioni commerciali «al fine di sottrarre illecitamente risorse finanziarie all'Italsolar spa», società committente. Tutti gli episodi contestali si sarebbero verificati nel 1990. Immediata e dura la replica del professor Zichichi. Lo scienziato ha annunciato di avere incaricato l'avvocato Gian Domenico Caiazza di promuovere azione legale nei confronti di quanti si siano resi responsabili della «diffusione di notizie false e diffamatorie». «Non ho mai posseduto azioni né società di alcun tipo e quindi non ho mai potuto operare nelle istituzioni di cui sono stato e sono responsabile, con mie società - ha sostenuto Zichichi -, E tanto meno ho mai operato in modo da contravvenire alle leggi e ai miei principi etico-morali. Gli ospedali da campo alimentati a energia solare e le altro realizzazioni effettuate dal World Laboratory nei Paesi in via di sviluppo sono un esempio di rigore amministrativo o di efficienza tecnoscientifica nel grave problema di aiuti al Terzo Mondo». «Io ho sempre operato mettendo in atto il volontariato scientifico - ha aggiunto -; criteri questi che ci hanno permesso di realizzare con spese minime progetti che sono d'esempio nel mondo su come affrontare e risolvere il gap che separa i Paesi industrializzati da quelli in via di sviluppo». Il fisico inoltre ha rilevato che «è gravemente diffamatorio» affermare che egli si sia attribuito il Premio Erice: «Il premio stato finora assegnato a 33 esponenti illustri della scienza, della cultura e della pace tra cui Sacharov, Dirac, Kapitza. Mai a me». [r. int.l 1^
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